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Economia | 26 giugno 2024, 07:00

CBD e fibromialgia: effetti e approcci terapeutici

Il ruolo del CBD nella gestione della fibromialgia.

CBD e fibromialgia: effetti e approcci terapeutici

La fibromialgia è una condizione cronica caratterizzata da dolore muscoloscheletrico diffuso, sensibilità aumentata al dolore, disturbi del sonno, alterazioni dell'umore e difficoltà nella gestione dello stress.

 Le cause precise di questa sindrome restano ancora poco chiare, ma recenti studi suggeriscono che l'esposizione a metalli pesanti e altre tossine ambientali, come erbicidi, pesticidi e muffe, possano contribuire a una risposta infiammatoria cronica. Tale infiammazione colpisce principalmente il tessuto fibroso e connettivo, inclusi tendini, legamenti, cartilagine e muscoli, causando dolore acuto.

Una predisposizione genetica sembra inoltre giocare un ruolo significativo, con individui portatori di mutazioni nel gene COMT che sperimentano livelli più elevati di dolore e ansia, la quale ormai viene considerata come una forma di disabilità invalidante. In questo contesto, il CBD (cannabidiolo) emerge come un potenziale trattamento per la fibromialgia grazie alle sue proprietà antinfiammatorie e rilassanti.

 I recettori endocannabinoidi CB1 e CB2, presenti rispettivamente nel sistema nervoso centrale e periferico, sono i più numerosi nel corpo umano. Gli endocannabinoidi agiscono riducendo l'infiammazione sistemica e offrendo benefici sia fisici che psicologici, migliorando il controllo muscolare, alleviando il dolore, e promuovendo il rilassamento e la qualità del sonno.

Quindi conviene informarsi su questa possibilità tenendo presente che ormai sono tante le persone che cercano CBD Online per trovare prodotti in offerta, al di là della fibromialgia.

Dosaggio e modalità di somministrazione del CBD

Determinare il dosaggio ottimale di CBD per la fibromialgia, la quale ormai viene considerata come una forma di disabilità invalidante, non è semplice, poiché varia in base alla capacità di assorbimento del composto e alla sensibilità individuale ai cannabinoidi, influenzata dalla distribuzione e densità dei recettori endocannabinoidi. Tuttavia, un punto di partenza comune per la titolazione del CBD è un olio con una concentrazione del 30%. Si consiglia di iniziare con 4 gocce, aumentando gradualmente fino a 8 e poi 12 gocce per dose, in base all'effetto percepito.

Per massimizzare i benefici del CBD, si raccomanda di assumerlo di sera, poco prima di coricarsi, per sfruttare il suo effetto rilassante e migliorare la qualità del sonno. In caso di dolore ricorrente durante il giorno, il dosaggio può essere suddiviso in modo equilibrato.

In ogni caso sarà importante monitorare l'effetto individuale del CBD su rilassamento e umore, adattando il dosaggio di conseguenza. L'efficacia del CBD è potenziata quando associata a un programma nutrizionale mirato ad eliminare alimenti infiammatori che possono scatenare una risposta immunitaria e peggiorare i sintomi.

 Un'alimentazione corretta aiuta a ridurre l'infiammazione e ottimizza i benefici del CBD. Inoltre, in base alla predisposizione genetica e alla presenza di disturbi correlati, come quelli intestinali spesso presenti nella fibromialgia, può essere utile integrare altri fitoterapici naturali, sempre sotto supervisione medica.

In conclusione, l'integrazione del CBD nella gestione della fibromialgia, riguardo alla quale hanno testimoniato pubblicamente anche persone famose,  offre una promettente opzione terapeutica grazie ai suoi effetti anti-infiammatori e rilassanti.

 Un approccio personalizzato al dosaggio e una dieta anti-infiammatoria possono ulteriormente migliorare i risultati, rendendo il CBD una componente chiave nel trattamento di questa complessa sindrome.

Richy Garino

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