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Economia | 25 giugno 2024, 10:44

Le tendenze chiave che stanno definendo il futuro dello Champagne

Il 2023 ha segnato un punto di svolta per lo Champagne, che ha fatto seguito ad un periodo di aggiustamenti e cambiamenti significativi.

Le tendenze chiave che stanno definendo il futuro dello Champagne

Il 2023 ha segnato un punto di svolta per lo Champagne, che ha fatto seguito ad un periodo di aggiustamenti e cambiamenti significativi.

Dopo un boom alimentato dalla pandemia, questa iconica regione francese ha dovuto adattarsi a una nuova normalità. Sulla base delle tendenze osservate nel 2023 e nella prima metà del 2024, andiamo a scoprire quali sono gli sviluppi chiave che stanno definendo il presente ed il futuro dello Champagne.

Lo scorso anno il mercato di questo importante vino ha vissuto un ritorno ai livelli di vendite pre-pandemia, con un volume di esportazioni di circa 300 milioni di bottiglie, secondo i dati del Comitato Champagne. Dopo le fluttuazioni del 2020 e il boom del 2021 e 2022, la regione si è nuovamente stabilizzata. Tuttavia, i prezzi delle bottiglie sono aumentati e, sebbene siano tornate anche le promozioni ed offerte, i prezzi regolari sono decisamente più alti rispetto al periodo pre-Covid.

L'aumento dei prezzi e dei costi ha portato molti produttori a riorientare le proprie strategie. Molte cantine hanno optato per mettere da parte la produzione di etichette più abbordabili a favore di cuvée di maggior valore, mentre i produttori di nicchia hanno trovato sfogo per le loro proposte grazie all’e-commerce, con piattaforme come Svino che distribuiscono Champagne particolarmente ricercati dai collezionisti anche sul mercato nostrano.

Potrebbe sembrare sorprendente, però un mercato emergente per lo Champagne è la penisola arabica, in particolare gli Emirati Arabi Uniti. Nonostante le restrizioni sull’alcol, le politiche più flessibili a Dubai e Abu Dhabi stanno incoraggiando la crescita delle vendite di Champagne e con alcuni cambiamenti nella regolamentazione all’orizzonte, questo potrebbe diventare un mercato molto importante nei prossimi anni.

Altra tendenza che si sta delineando a livello produttivo è che l’uva Pinot Noir sta guadagnando sempre più importanza, con un aumento della produzione di vini Champagne Blanc de Noirs e di singole espressioni di questo vigneto. Questo movimento verso una maggiore espressione del terroir riflette una tendenza verso la "Burgundizzazione" dello Champagne, dove l'attenzione si concentra sulle caratteristiche specifiche dei vigneti, simile a quanto avviene in Borgogna. I produttori di questo territorio stanno anche esplorando metodi innovativi per fermentare e invecchiare i loro vini. Alcuni esempi estremi includono l'uso di botti placcate in oro e contenitori di rovere a forma di uovo. Inoltre, alcune maison stanno invecchiando lo Champagne in fondo al mare, mentre altre cantine utilizzano tecniche solera per aggiungere complessità alle loro cuvée non vintage.

Ciò che è comune ad altre regioni vinicole è il fatto che sempre più produttori stanno adottando pratiche di viticoltura sostenibili, compresa l’agricoltura biologica e biodinamica. Queste pratiche non solo apportano benefici all’ambiente, ma si traducono anche in uve di migliore qualità. Louis Roederer e Telmont sono esempi notevoli di produttori di spicco che stanno guidando questo movimento nel territorio.

Oltre al Pinot Noir e allo Chardonnay, negli ultimi tempi molti vignaioli stanno enfatizzando la coltivazione di varietà meno comuni come Pinot Meunier, Petit Meslier, Arbane e Pinot Bianco. Queste varietà vengono oggi ripiantate e utilizzate in nuove miscele, aumentando la diversità dell'offerta dello Champagne. Si tende inoltre a produrre vini più complessi e secchi, con un aumento delle espressioni Brut Nature. La precisione nella vinificazione consente una maggiore trasparenza e autenticità negli Champagne, con meno zuccheri aggiunti.

Infine, non va sottovalutato anche l’aumento nella produzione di vini fermi, in particolare a base di Pinot Noir, venduti come denominazione Coteaux Champenois. Questo sviluppo evidenzia la qualità delle uve e il potenziale del terroir della regione per produrre vini rossi pregiati e corposi, che sono destinati a fare concorrenza ai grandi vini della Borgogna.

Lo Champagne continua dunque ad essere una regione dinamica, capace di adattarsi ai cambiamenti economici e climatici, innovando nelle sue tecniche di produzione ed espandendo la sua presenza in nuovi mercati, consolidando così la sua rilevanza e prestigio nel mondo del vino.

Richy Garino

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