Dopo le prime parole a caldo, a pochi minuti dall’ufficializzazione della sua sconfitta, Gianni Rolando commenta nuovamente le elezioni che hanno portato alla vittoria di Alessandro Mager.
Una sconfitta che arriva per pochi punti, cosa può aver fatto la differenza? “I due candidati, rispettivamente il secondo e terzo al primo turno, si sono coalizzati e abbandonando i loro ideali si sono messi insieme e hanno vinto. Io non credevo. Io pensavo che alla fine la città avrebbe capito che la mia era una linea coerente, mentre gli altri avevano presupposti diversi. Io non mi sono alleato con nessuno. La città non ha capito. Basta così”.
Lei ha sempre insistito sulla linea della coerenza, è soddisfatto? “Sono soddisfatto della mia squadra. Non sono insoddisfatto di nessuno dei miei, tutti hanno corso fino all'ultimo minuto. Ho avuto molti nuovi amici in questa campagna, che continueranno ad esserlo nella mia vita, ma non in quella politica: io l'ho già detto, io non continuerò. Lascerò lo spazio ad un altro. Penso sia corretto che ci sia qualcuno più giovane di me, che porti avanti un nuovo progetto. Io faccio gli auguri a Mager e spero che cambi qualcosa in città. Io ci credevo molto. Ero convinto che sarei riuscito a cambiare qualcosa. A questo punto ognuno vada avanti con le sue gambe".
In precedenza aveva detto: “Abbiamo giocato un primo turno in un modo e un ballottaggio in un altro. Auguro buon lavoro a Mager ma, sinceramente, ero convinto che la nostra coerenza sarebbe stata premiata con circa 2.000 voti di vantaggio. La città ha questa amministrazione ed è questo che si merita – prosegue - se la porterà per altri 5 anni”. Qualcuno dei vostri non è andato a votare? “Sicuramente dall’una e dall’altra parte ma credo che la vittoria sia per la coalizione di Fellegara”.
Ora cosa succede, entrerà in opposizione? “Io faccio l’ingegnere e non entro in Consiglio comunale. Non mi metto a fare opposizione a un sistema che non condivido. Non contesto Mager ma il sistema elettorale così non lo condivido. Visto che si mettono insieme idee completamente diverse. Non so nemmeno chi salirà al mio posto, vedremo”.