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Politica | 20 giugno 2024, 14:57

Il Pd di Imperia irrompe nel ballottaggio di Sanremo: "Votare Mager significa mettersi dalla parte di Scajola e Toti"

Gli ex Imperia Rinasce Bracco, Bozzano e Modaffari contro l'endorsementi di Fellegara per l'avvocato sanremese

Il Pd di Imperia irrompe nel ballottaggio di Sanremo: "Votare Mager significa mettersi dalla parte di Scajola e Toti"

"Nascondersi dietro la politica di non far vincere la destra non è una argomentazione convincente, in quanto Scajola sia in Provincia che in Comune governa con i partiti di destra. L'accordo con Mager a Sanremo equivale a un accordo con Claudio Scajola e i totiani. Inoltre, si sono imbarcati anche Indipendenza che è la destra più destra, quindi...". Nella campagna elettorale per il ballottaggio nella Città dei fiori irrompono gli ex Imperia Rinasce Ivan Bracco, Loredana Modaffari e Daniela Bozzano che contestano l'appoggio espresso da Fulvio Fellegara e dal Pd per ballottaggio di domenica prossima espresso in favore del candidato civico Alessandro Mager.

Mager domenica prossima se la dovrà vedere, infatti, con Gianni Rolando in rappresentanza dei partiti del Centrodestra, Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia, oltre a liste civiche di sostegno. 

Bracco, Bozzano e Modaffari in una nota ricorrono anche all'ironia: "L’opposizione, sui temi, portata in Consiglio comunale con il rappresentante di AVS, il collega Lucio Sardi, è talmente poco incisiva che nelle ultime elezioni, i nostri partiti, hanno fatto meglio di chiunque altro in Provincia. Il merito, però, è di Saturno perché in linea con Urano". 

Il nostro comportamento in aula, ai sensi della Costituzione, non è soggetto a vincolo di mandato, utilizziamo queste parole a firma di altri per spiegare, senza voli di fantasia, cosa significhi rispettare i propri elettori quando le pressioni si fanno soffocanti. Facciamo nostro questo pensiero con convinta coerenza".

I tre consiglieri comunali del Pd, però, non esprimono, però, alcun endorsement in favore di Rolando limitandosi a dire: "Non prendiamo alcuna una posizione".

“'Siamo ruvidi, comunichiamo male e non sappiamo fare politica'proclamano gli opportunisti, vestiti da moderati. Quelli che sono al governo e quelli che governerebbero con chiunque, perché è meglio rinunciare alla propria identità che essere all’opposizione, dov’è scomodo, a volte scomodissimo, promuovere le istanze di chi vorrebbe una città diversa. Anche quando non si hanno i numeri, anche quando si è minoranza", concludono i consiglieri dem 

Diego David

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