Al centro del consiglio provinciale odierno il servizio di trasporto pubblico locale, due le pratiche a riguardo, votate all’unanimità dal consesso.
L'INTERVISTA
Prorogato di un anno, fino al 30 giugno 2025, l’affidamento emergenziale del servizio di trasporto pubblico: “Non ci sono le condizioni per l’affidamento in house, devono essere garantite efficienza ed economicità, che mancano nel piano industriale presentato dalla Rt”, spiega il presidente della Provincia Claudio Scajola. Un piano che prevedeva, tra l’altro, tagli lineari alle corse, per 900 mila chilometri, e aumenti tariffari. “Finanziamenti regionali, maggiore contribuzione da parte dei Comuni e una riorganizzazione del servizio”, le azioni necessarie per un piano industriale sostenibile che permetta di procedere per l’affidamento in house.
Il 19 giugno è previsto il deposito del bilancio, seconda pratica votata all’unanimità dal consiglio, e la nomina di un nuovo Cda: “Lavoreremo con il nuovo consiglio di amministrazione per la messa in funzione di un piano industriale che garantisca un servizio decoroso, puntuale, efficiente ed economico”, conclude Scajola. Attuale presidente della Rt, nominata poco più di un anno fa, è Nicoletta Cristiani, fa parte del Cda anche il consigliere John Pasqui.
“È necessario che alla conclusione dell’anno di proroga ci sia un piano industriale di rilancio dell’azienda - sottolinea il consigliere provinciale Cristian Quesada-, la possibilità di mettere a sistema un servizio pubblico che consideri le esigenze di cittadini e dipendenti e che consenta di chiudere questa grande ferita aperta per il territorio. Esistono anche responsabilità, gli errori del passato non si devono protrarre nel futuro”. Il consigliere Quesada nel corso della discussione ha posto anche l’attenzione sulla necessità di una lotta all’evasione.
Presenti alla seduta anche i rappresentanti delle sigle sindacali. Angelo Casella (Fit-Cisl): “Abbiamo colto positivamente alcuni aspetti, ossia la proroga dell’affidamento che speriamo sia propedeutica all’affidamento definitivo; la nomina di un consiglio di amministrazione competente e l’accelerazione nella vendita dei beni dell’azienda".
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Bruno Zumbo (Faisa Cisal): “Ci deve essere l’obiettivo dell’affidamento in house del servizio, per avere l’azienda pubblica e quindi una tutela di dipendenti e utenza. Nel piano industriale non ci devono essere ricadute sui lavoratori”.
Guido Esposito (Ugl): “Speriamo che il nuovo Cda sia composto da tecnici che si intendano del traporto pubblico. La difficoltà nel trovare personale è dovuta alle condizioni economiche ridotte, con le risorse per una giusta retribuzione si troverà anche il personale per il servizio”.