La raccolta differenziata resta una nota dolente in quel di Sanremo. A testimoniarlo arrivano anche i dati di Regione Liguria che testimoniano una lieve flessione della Città dei Fiori, scesa a quota 58,81%, sotto la media regionale che è del 59,35% e in costante aumento.
Una notizia non certo positiva anche alla luce dello sgravio fiscale che otterranno i 139 Comuni liguri che sono riusciti a superare quota 65% con un risparmio sull'importo base che oscilla dal 30% al 70%.
La provincia più virtuosa è La Spezia con una media del 76,21%, segue Savona con il 63,05%. La provincia di Imperia arriva al 57,12%, mentre la Città Metropolitana di Genova ottiene il 53,84%.
E non è un caso, quindi, che la raccolta differenziata sia entrata prepotentemente anche nella narrazione della campagna elettorale che sta volgendo al termine con l'atteso ballottaggio del prossimo fine settimana. Il sistema organizzato dal Comune di Sanremo ha ricevuto critiche sia da chi si propone come alternativa all'amministrazione Biancheri (leggi Gianni Rolando, centrodestra), sia da chi si dichiara sua naturale prosecuzione (leggi Alessandro Mager, civico).
Di certo chi siederà a Palazzo Bellevue sarà chiamato a mettere mano al sistema, sia per andare incontro alle richieste di cittadini e commercianti, sia per riprendere una salita verso e oltre il 60% che potrebbe essere una manna anche per le tasche dei residenti. Sempre nella speranza che anche la cittadinanza faccia la propria parte, rispolverando comportamenti civili e collaborando a un obiettivo che farebbe del bene a tutti.