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Politica | 14 giugno 2024, 12:32

Elezioni Sanremo: Rolando a tutto campo su ospedale, Università, Festival, porto vecchio e ballottaggio

Sulla dote dei voti: “Il Pd si apparenta con Mager? Come fa visto che lo ha sempre bistrattato? E come fa ad accettarlo Mager che si è sempre dichiarato civico e contro i partiti?"

Elezioni Sanremo: Rolando a tutto campo su ospedale, Università, Festival, porto vecchio e ballottaggio

“Ringrazio tutti gli elettori che hanno espresso la loro preferenza per me ed è una grande soddisfazione, anche se il ballottaggio è comunque un’altra partita. Lancio comunque un appello a chi mi ha votato ma anche chi non lo ha fatto, per andare a votare tra 10 giorni. Voglio ringraziare anche tutti i miei candidati e chi ha 'corso' per me e lo sta facendo anche adesso”.

Interviene in questo modo il candidato a sindaco Gianni Rolando, per la prima volta di fronte ai media dopo il primo turno delle elezioni Amministrative. “Un complimento lo faccio a Fulvio Fellegara per aver riunito finalmente il centrosinistra a Sanremo e per il risultato conseguito. E’ un fatto importantissimo per la città dei fiori, visto che quella fazione politica, di fatto, era assente”.

Gianni Rolando ha voluto confermare, nel caso in cui venisse eletto sindaco, il rapporto con le opposizioni: “In particolare sull’acqua pubblica – prosegue – anche se non deve essere una mia battaglia o quella di Fellegara. In queste ore è stata convocata l’assemblea di Rivieracqua per il 25 giugno, quando verrà discusso il nuovo statuto, la nuova amministrazione non potrà fare e dire nulla. Un gesto che non tiene conto delle decisioni del nostro comune ma, comunque, continuerò personalmente la battaglia per l’acqua pubblica e ritengo indispensabile il contributo di chi la pensa come noi, Fellegara in primis”.

Rolando è tornato sul tema dell’Università della Floricoltura: “Ne abbiamo scherzato più volte – ha detto – ma questo è un progetto bi-partisan e, quindi, non escludo la possibilità di andare a discuterla insieme a Roma. L’idea dell’ex macello è una buona idea ma non disdegno la possibilità di realizzarla vicino all’Istituto Regionale della Floricoltura, soprattutto se ci sono gli spazi. Sono comunque aperto a qualsiasi confronto in merito, anche con altri. Ce ne vorrebbero però due Università: dopo la floricoltura io penso anche a quella dello spettacolo o della musica. Bisognerà capire però quelli che sono i requisiti necessari per allestirle”.

Cosa pensa del cambio tra Amadeus e Conti, dopo cinque anni di reggenza del primo: “Lui aveva fatto buoni Festival anche se non a livello di Amadeus, che ha avuto sicuramente più tempo. Quello che penso è comunque che la città deve maggiormente appropriarsi della kermesse. Non vuol dire che non debba dialogare ad alto livello, ma serve la sicurezza del coinvolgimento della città. Sicuramente si dovrà combattere per la convenzione: sicuramente la città deve portare a casa più soldi o comunque qualcosa in più di quanto arriva adesso. Quello che è certo che il contatto con Carlo Conti e la Rai deve iniziare da subito. Per quanto riguarda la convenzione vorremmo sia un po’ di soldi in più, soprattutto per la cultura, che maggiore visibilità. Sicuramente i soldi che arrivano dal Festival devono essere investiti sulla città, anche sulle frazioni. Un’idea che abbiamo è, ad esempio, un museo della Milano-Sanremo a Poggio”.

Rolando lancia anche un’idea per migliorare le zone di via Martiri, via Pietro Agosti e la Pigna: “Sto pensando ad invitare i migliori esecutori di murales per affrescare le zone, con un concorso che possa esprimere anche un premio. Per quanto riguarda il centro storico bisognerebbe parlarne con la soprintendenza per creare un percorso virtuoso”.

Importante anche il tema della sanità e dell’ospedale: “Dobbiamo sicuramente combattere anche in questo campo. A Sanremo abbiamo una percentuale di anziani importante, forse seconda solo ad alcune del Giappone. A mio modo di vedere il ‘Borea’, a ospedale unico terminato, potrebbe diventare un’importante ‘Casa della Salute’, pur mantenendo un presidio ospedaliero. E, comunque, oggi dobbiamo riportare tutti quei reparti che ci hanno tolto”.

Ha qualche idea da portare per il progetto di restyling del porto vecchio? “Va fatto sicuramente ed è fondamentale per il futuro della città, ma va rivisto completamente perché non va bene per nessuno, comprese le tempistiche. Dobbiamo arrivare ad un dialogo con i proponenti e con le categorie, altrimenti si va incontro ad una lunga serie di ricorsi”.

L’argomento più scottante, al momento, è quello dei voti agli avversari del primo turno: “Con Fellegara ho confermato l’apertura totale e l’apertura sui programmi. Un discorso costruttivo sui temi comuni da portare avanti insieme, comprese eventuali idee su cui lavorare”. Sulla dote dei voti? “Il Pd si apparenta con Mager? Come fa visto che lo ha sempre bistrattato? E come fa ad accettarlo Mager che si è sempre dichiarato civico e contro i partiti? Io penso che Fellegara ha il pregio di aver unito il centrosinistra e, quindi, si va ad apparentare con Mager? Mi sembrerebbe un ‘minestrone’ unico. Sicuramente io non mi ‘apparenterò’ con nessuno e non l’avrei fatto nemmeno se l’avversario fosse stato Fellegara. C’è sicuramente grande confusione tra gli elettori e, quindi, a loro dobbiamo solo dire quali sono i nostri programmi e che noi siamo di centrodestra. Serve coerenza e, in questo modo, ognuno vota quello che pensa”.

Dove potranno confluire i voti o alcuni di questi, dalla dote più importante ovvero il 20% di Fellegara? “Se si parla di ideologia sicuramente abbastanza ma, se si tiene conto di come si è comportata l’amministrazione con il Pd, penso si vada verso il contrario”.

Carlo Alessi

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