Batti e ribatti. Il caso delle bollette di Rivieracqua continua a tenere banco in consiglio comunale a Taggia. Dopo la mozione presentata settimana scorsa dal gruppo di minoranza Progettiamo il futuro, dove veniva chiesto alla giunta di valutare la possibilità di utilizzare il debito di Rivieracqua verso il Comune per aiutare i cittadini, il gruppo di opposizione ha deciso di ritirare la proposta vista la consegna da parte dell’amministrazione del parere tecnico che attesterebbe l’impossibilità di attuare il piano.
Dopo uno scambio di battute con il consigliere Caldani, il sindaco Mario Conio ha spiegato: “Noi abbiamo già chiesto una verifica, che è stata del tutto negativa. E’ evidente che i denari che fanno parte di un piano concordatario non possono entrare in una partita di bilancio e poi sostituirsi a dei privati. La risposta quindi è negativa: non è sostenibile a livello amministrativo. Poi, noi stiamo già facendo quello ci state chiedendo. Abbiamo stanziato 30mila euro. Non basteranno? Ne prenderemo atto. L’attenzione al cittadino c’è stata. La mozione, ripeto, non è sostenibile a livello amministrativo. Stiamo dicendo le stesse cose, perché voi ci chiedete sostegno per i cittadini, che però stiamo già facendo”.
Da qui il battibecco con il consigliere comunale Gabriele Cascino: “Non si può procedere? Benissimo: dateci questo parere scritto. Nell’ultimo consiglio l’assessore Negroni aveva detto che avrebbe valutato la proposta. Dateci questo documento che attesta l’impossibilità di non andare avanti. Poi saremo noi i primi a chiedere scusa ai cittadini, però voglio leggere che non si può fare. Appena me lo date mi riservo di studiarlo e mi confronterò con qualcuno”.
Come detto in apertura, alla fine il documento arriva e Caldani decide di ritirare la mozione: “Studieremo il documento e poi vi faremo sapere nel prossimo consiglio comunale”.