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Politica | 12 giugno 2024, 12:27

Che ballottaggio sia: numeri e commenti di una tornata elettorale infinita, il punto della situazione

A cura di Gianni Micaletto

Che ballottaggio sia: numeri e commenti di una tornata elettorale infinita, il punto della situazione

E ballottaggio sia, a Sanremo, per il nuovo sindaco. Come nelle previsioni (attendibili) restano in campo i due volti del centrismo ‘elastico’ applicato alle logiche delle elezioni amministrative: quello del moderato Gianni Rolando, orientato più a destra con il sostegno dei partiti al governo del Paese e una spruzzata di civismo; e quello di Alessandro Mager, costruito invece soltanto su un civismo spinto che, a rischio di apparire un po' strabico, guarda soprattutto al centrodestra non convenzionale senza però disdegnare un'occhiata verso (ex) anime di centrosinistra spogliate dei simboli.

Rolando, l'ingegnere di fama con trascorsi in Forza Italia/Pdl e al vertice dell'Amaie, prepara l'assalto decisivo a Palazzo Bellevue partendo dal 42,37% (10.436 voti) raccolto al primo turno; Mager, l'affermato penalista all'esordio da candidato, a sua volta moderato, sa di dover pedalare più forte (da cicloamatore qual è) per colmare il distacco di 10 punti accusato al termine della tappa iniziale, fermandosi al 32,31% (7957 preferenze).

Al ballottaggio si riparte da zero, in teoria basterebbe ‘strappare’ un solo voto in più per vincere. Ma il consenso di base fa spesso la differenza, anche se non sono rari i casi di ribaltoni (ne sa qualcosa lo stesso Rolando, ricordando il 2004). Dipende molto dalla capacità dei contendenti di ricondurre alle urne il maggior numero di sostenitori, considerato il fisiologico (endemico) calo di votanti al secondo turno. Specie se già al primo il partito dell'astensionismo si è fatto più imponente, aggiungendo nuovi proseliti. Riparte, dunque, un'altra campagna elettorale. Breve (si ri-vota il 23 e 24 giugno) ma intensa, dopo l'estenuante contesa iniziata - di fatto - al tramonto del 2023. Dai seggi sono già usciti verdetti definitivi, inappellabili. Una lista civica, Anima, è leader dei consensi: 14,57%. Quasi un punto in più di Fratelli d'Italia (13,83%), che vola da Nord a Sud con le ali della premier Giorgia Meloni.

Sono, rispettivamente, la formazione di diretto riferimento di Mager, espressione del progetto nato sotto la spinta di Sergio Tommasini (dalla fase di meditazione e riposizionamento dopo la sconfitta, nel 2019, da candidato sindaco del centrodestra), e il partito più trainante fra quelli schierati con Rolando. Non a caso, il campione di preferenze è l'uomo forte di Anima, l'avvocato Alessandro Sindoni (in studio associato con lo stesso Mager e Franco Solerio, centrista di lungo corso), ex vicesindaco con delega al turismo nella prima metà della legislatura arrivata al capolinea, costretto alle dimissioni da una vicenda poi risoltasi nel migliore dei modi per lui, capace di spingersi fino a quota 966, trascinando a 593 la compagna di cordata Ester Moscato, consigliere uscente, prima donna per consensi.

Per contro, nello stesso raggruppamento civico delude Sanremo al Centro, lista riferibile al sindaco non ricandidabile Alberto Biancheri, che si è fermata al 7,90% malgrado la presenza di molti amministratori uscenti. E' mancata, soprattutto, la spinta forte degli assessori: mezza giunta messa assieme non va oltre 730 preferenze, il massimo personale è 232 di Silvana Ormea. Così, a tenere sù la ‘compagnia’ ci pensano Alessandro Il Grande, presidente del Consiglio comunale (uomo di destra), non più recordman di consensi come nel 2014 e 2019 ma comunque sul secondo gradino del podio con 655 voti, e la sua ‘spalla’ femminile Adriana Cutellè con 474. Insieme garantiscono quasi la metà dei suffragi ottenuti dall'intera formazione: 1129 su 2731 (terzo miglior risultato fra le liste per preferenze). Tra gli assessori del Biancheri bis si segnala Massimo Donzella (380), ex Pd, alla testa di Idea Sanremo, che registra l'exploit del giovane Giovanni Bestagno (388).

E un assessore ‘epurato’ in extremis, Massimo Rossano (profilo tecnico con simpatie a destra), passato sulla sponda opposta, è il più votato nella lista Andiamo! (240) messa in piedi dall'ex sindaco Maurizio Zoccarato per affiancare Rolando. In FdI svettano Luca Lombardi (che aspirerebbe alla presidenza del Consiglio) con 648 preferenze, terzo assoluto, e il coordinatore cittadino Antonino Consiglio (370); nella Lega domina il capogruppo uscente Daniele Ventimiglia (531); in Forza Italia guida la consigliera uscente Patrizia Badino (468), davanti ai colleghi Andrea Artioli (284) e Simone Baggioli (237), capogruppo e coordinatore provinciale. Buono il risultato della lista Sanremo Domani (10,73%), diretta espressione di Rolando, con in testa l'ex consigliere Marco Damiano (234 preferenze); ininfluente l'apporto dell'Udc al candidato del centrodestra, appena 73 voti raccolti (0,31%), maglia nera della classifica. In generale, le liste civiche più identitarie dei principali candidati sindaco hanno assicurato un contributo rilevante.

Al ballottaggio, il quinto negli ultimi trent'anni di storia amministrativa sanremese, si guarda inevitabilmente ai serbatoi di voti dei competitor sconfitti al primo turno. Cosa farà, in particolare, il centrosinistra riaggregato da Fulvio Fellegara (19,87%)? Da terzo incomodo, ora può davvero diventare l'ago della bilancia? Nel dubbio, l'ex ministro Claudio Scajola, dalla sua Imperia che guida per il secondo mandato consecutivo da primo cittadino, rinnova l'endorsement a favore di Mager pur riconoscendo anche le qualità di Rolando, insistendo così sulla teoria delle liste civiche (da lui ri-applicata) come migliore risposta locale rispetto ai partiti. Di diverso avviso, ovviamente, il senatore sanremese Gianni Berrino (Fdi), che sbandiera come giusta via il 42% conseguito dal mix partiti-liste civiche di cui è composta la coalizione di centrodestra da lui ‘benedetta’. Di certo, il confronto a due rende molto più semplice il compito di scrutatori e presidenti di seggio, dopo il blackout di lunedì che ha trasformato il conteggio dei voti delle 16 liste in competizione in una maratona conclusa soltanto il giorno dopo, con il ricorso alla Prefettura per conoscere anche i dati delle due sezioni andate oltre il tempo massimo consentito dall'apertura delle urne.

Gianni Micaletto

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