Eventi - 12 giugno 2024, 16:00

La Classicissima in Graziella: l'impresa di Matteo Bosca e Ivano Camperi, da Milano a Sanremo in 17 ore

Sono partiti venerdì sera alle 23 sotto il Duomo e hanno raggiunto l'Ariston in 17 ore e 20 minuti

Assieme alla Parigi-Roubaix, al Giro di Lombardia, al Giro delle Fiandre e alla Liegi-Bastogne-Liegi, la Milano-Sanremo fa parte delle “classiche monumento”, le cinque corse in linea più prestigiose e importanti del ciclismo su strada. La chiamano “classica di Primavera” o “Classicissima”: si corre in un giorno e sfiora in media i 300 chilometri.

L'edizione 2024 è stata vinta a marzo da Jasper Philipsen, corridore belga della Alpecin-Deceuninck, che ha percorsi i 288 chilometri da Pavia sino al traguardo di Via Roma a Sanremo in 6 ore, 14 minuti e 44 secondi. La Milano-Sanremo più veloce di sempre.

Poi c'è la Granfondo Milano-Sanremo non competitiva che si è tenuta domenica 9 giugno riproponendo lo stesso percorso che seguono i grandi campioni.

E poi ci sono loro: Matteo Bosca, 30 anni di Bene Vagienna, e Ivano Camperi, 41 anni di Fossano, che hanno deciso di affrontare questa impresa in Graziella. Sono partiti venerdì sera alle 23 sotto il duomo di Milano e hanno raggiunto Sanremo in 17 ore e 20 minuti: “Abbiamo dovuto anticipare i ciclisti amatoriali di un giorno perché era impossibile per noi stare nel tempo limite di 12 ore”.

Hanno percorso 300 chilometri a bordo di due bici pieghevoli d’epoca, con ruote da 20 pollici: “La bici non è performante, quindi si fa sentire. Non ha il cambio e sui punti ripidi abbiamo dovuto spingere a mano. Ma l'entusiasmo era alto e hanno vinto testa e mentalità. Poi ci siamo fermati per i classici rifornimenti alla fontanella o in panetteria a introdurre benzina...”

Perché lo fanno? ”Non c'è un motivo di fondo. È un'attività sportiva con spirito goliardico e divertente. Non lo facciamo di certo per la competizione, ma per fare a modo nostro le imprese di grandi professionisti”.

Ben visibili, con tanto di illuminazione frontale e posteriore hanno attraversato la pianura lombarda e piemontese, per arrivare a scalare il Turchino e guadagnare così la Riviera ligure. Da Genova hanno costeggiato il Mar Ligure sino al traguardo di Sanremo, con automobilisti e ciclisti che si fermavano a complimentarsi: “Sull'Aurelia siamo stati avvicinati da tante macchine. Ci hanno caricato gridandoci 'Siete dei grandi, lo state facendo veramente!'. Molti ciclisti ci chiedevano di fare un pezzo di strada insieme. Ci facevano video e foto...”. In effetti era ben visibile il loro intento con tanto di cassetta del vino brandizzata “Milano-Sanremo” sul portapacchi.

Un'impresa non da tutti: Matteo Bosca va in bici regolarmente e Ivano Camperi corre in montagna. Insomma hanno una preparazione sportiva di base che consente loro di affrontare sfide impossibili.

Di sicuro non si fermeranno qui: “Durante le nostre pedalate abbiamo molto tempo per pianificare queste imprese. Speriamo ce ne siano altre. Ma prima le chiudiamo e poi le diffondiamo”.

Redazione