Si rompe un tubo delle acque nere e crolla parte del controsoffitto all’ufficio postale di via Roma. E’ accaduto ieri pomeriggio verso le 18, per cause ancora da chiarire ma ha fatto scatenare le ire dei sindacati, in particolare del Failp-Cisal, che ha chiesto l’immediata chiusura dell’ufficio, mentre la dirigenza di Poste Italiane ha deciso di far proseguire il servizio.
“Si è trattato di un episodio increscioso – sottolinea Daniele Barale, segretario provinciale della Failp-Cisal (rappresentante della sicurezza per i lavoratori) – e rimaniamo allibiti dal comportamento della dirigenza di Poste Italiane che, ancora una volta, mette il profitto davanti alla salute e sicurezza dei propri lavoratori”.
Erano le 18 quando il tubo è uscito dalla sua sede, causando il crollo di parte del controsoffitto e anche la fuoriuscita di liquami all’interno dell’ufficio, con i conseguenti miasmi per dipendenti e clienti. “Malgrado il forte disagio dei dipendenti – prosegue Barale - Poste Italiane ha ignorato le più elementari regole in materia di igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro facendo proseguire le normali attività dopo una sommaria e rapida pulizia, rimanendo indifferente alle richieste di chiusura immediata”.