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Politica | 04 giugno 2024, 08:03

È il giorno della sfiducia a Toti, in consiglio regionale sarà muro contro muro

La maggioranza non farà passi indietro è respingerà la mozione di sfiducia. In aula sarà letto un messaggio del presidente Toti, consegnato al suo assessore Giampedrone durante il loro incontro ad Ameglia

È il giorno della sfiducia a Toti, in consiglio regionale sarà muro contro muro

Se l’espressione “fare quadrato” avesse bisogno di una definizione, probabilmente sarebbe buona cosa attingere a piene mani dalla nota diffusa durante il fine settimana al termine dell’incontro ad Ameglia (autorizzato dalla Procura) tra il presidente Giovanni Toti e il suo fedelissimo assessore Giacomo Giampedrone.

Le parole dell’assessore alla Protezione Civile e di Stefano Savi, avvocato del presidente, tratteggiano una dichiarazione di intenti: “È emersa con forza l’intenzione di andare avanti in modo compatto insieme alla maggioranza di centrodestra, alla luce degli importanti risultati ottenuti in questi nove anni di mandato. Da qui la decisione di respingere senza indugi e con assoluta fermezza la mozione di sfiducia di martedì prossimo in consiglio regionale”.
E ancora: “Dall'incontro è emerso anche il totale convincimento che la giunta e l’amministrazione regionale debbano continuare a lavorare per la realizzazione dei progetti di mandato”.

In consiglio regionale, infatti, andrà in scena un altro atto della strenua difesa del presidente da parte della sua squadra in risposta alla mozione di sfiducia presentata dalle opposizioni. Toti ha consegnato nelle mani dell’assessore Giampedrone un messaggio da leggere al consiglio regionale, una sorta di intervento in contumacia in risposta alla sfiducia presentata dalle opposizioni. Un altro coup de théâtre del presidente-comunicatore, dopo la memoria difensiva uscita a margine del suo interrogatorio. Massimo riserbo sul contenuto del messaggio, ma non è difficile ipotizzare che sia una sorta di “chiamata alle armi” in difesa della giunta e del suo operato. La strada indicata da Toti ai suoi (e viceversa) è chiara: “si va avanti”.

Dall’altra parte della barricata (figurata e non) ci sono le opposizioni che, dal giorno uno, portano avanti la loro battaglia per chiedere le dimissioni di Toti e della sua giunta. Battaglia arrivata al culmine con la mozione annunciata durante lo scorso consiglio in un clima da stadio nel giorno del derby e pronta per essere presentata oggi per voce di Luca Garibaldi, capogruppo del Partito Democratico.
In prima linea anche Ferruccio Sansa, forse il più strenuo oppositore di Toti già da prima dell’inchiesta, che ai nostri microfoni ha detto a gran voce che “Martedì non rappresenteremo solo il centrosinistra, ma i liguri e credo che la stragrande maggioranza sia convinta che Toti sia inadatto a governare una Regione che deve prendere decisioni molto importanti, dalla sanità, all’economia, al lavoro”.

Voci di corridoio lasciano intendere che il clima sarà più formale e meno turbolento dell’ultima volta, anche se è ben difficile ipotizzare che una mozione di sfiducia, in questo clima, non possa portare a un faccia a faccia tra due parti che di settimana in settimana si compattano sempre più nelle rispettive trincee.

Pietro Zampedroni

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