La storica filovia che per decenni ha alimentato i filobus sulle strade del Ponente sarà solo un ricordo. È ormai cosa nota la decisione di mandare in pensione l’infrastruttura ormai in disuso e che, a causa di un ormai palese stato di abbandono, era diventato anche un pericolo per la circolazione sull’Aurelia. Diversi, infatti, i crolli dei tralicci ormai ammalorati dal tempo e dal ‘salino’ in arrivo dal vicino mare.
L’ultimo intervento riguarda nello specifico 19 pali nel tratto tra corso Mazzini e via Armea e il pagamento, da parte del Comune di Sanremo, di 13 mila euro circa per l’incarico a due professionisti: il geologo Andrea Guardiani (3 mila euro circa per l’indagine e la relazione geologica-geofisica) e l’ingegnere Fabio Ravera (9.500 euro circa per la progettazione esecutiva, la direzione lavori e il coordinamento in fase di esecuzione).
Il tutto mentre la filovia è ancora al centro del dibattito politico e amministrativo. Qualcuno aveva ipotizzato un accesso ai fondi PNRR per il suo recupero, ma il progetto non è andato a buon fine. Altri parlano ancora di una possibile seconda vita per l’infrastruttura, ma alla luce dello smantellamento sembra davvero difficile che possa esserci una nuova opportunità. L’ipotesi più probabile è che tutto sia destinato a essere un ricordo, materiale da museo.