In consiglio comunale a Ventimiglia sbarca l'interpellanza del consigliere comunale di minoranza Gaetano Scullino sui problemi idrici dei pozzi pubblici e privati del fiume Roya.
E' l'assessore Milena Raco a rispondere: "La grave crisi idrica successiva alla tempesta Alex ha determinato uno scenario certamente preoccupante dal punto di vista del sistema acquedottistico per la provincia di Imperia e conseguentemente anche i pozzi artesiani di alcune aziende agricole collocate tra Bevera e Varase" - dice l'assessore Raco - "In uno scenario particolarmente grave la provincia di Imperia unitamente a tutti i soggetti coinvolti ha disposto una serie di interventi che in qualche misura hanno contribuito a superare provvisoriamente questa criticità. Di fatto, sappiamo che la tempesta Alex ha creato problemi di ricarica della falda a causa di materiale molto fino che si è depositato sul letto del Roya. Inoltre, il periodo siccitoso degli ultimi due anni ha peggiorato la situazione di ricarica dei pozzi. La proposta progettuale relativa all'intervento per 'creazione di briglie' in materiale sciolto di canale di collegamento idrico tra il lago di Varase e il corso del fiume Roya nonché per l'esecuzione di raschiature di alveo per il consolidamento della falda acquifera sotterranea nel fiume Roya è stata oggetto di conferenza di servizi decisoria. L'intervento principale è rappresentato dalla realizzazione di tre briglie in materiale sciolto che già definisce la provvisorietà dell'opera, naturalmente, e che formeranno sbarramenti trasversali non continui rispetto all'asse del Roya. Il materiale verrà approvvigionato, previa selezione, dall'alveo del Roya stesso. Lo sbarramento di fatto di circa un metro di altezza creerà un laghetto a monte della briglia nel quale si depositeranno sedimenti fini trasportati poi dalla corrente. Inoltre, il battente idrico creatosi dovrebbe poi con il tempo garantire una maggiore infiltrazione dell'acqua nel suolo in quanto, semplificando il modello dell'acquifero, i parametri che maggiormente influenzano le infiltrazioni di acque del terreno sono proprio la granulometria e il battente idrico. Le briglie comunque saranno tre: la prima verrà realizzata a monte del lago di Varase a distanza dai pozzi con la finalità di far depositare poi la maggior parte del materiale fino intransito; la seconda sarà realizzata poco a monte dei pozzi ma a valle del rilascio della centrale idroelettrica del Tirreno Power mentre la terza verrà realizzata nella zona intermedia alle altre due con la finalità di rallentare la corrente e, quindi, creare un ulteriore filtro. Gli sbarramenti, al fine di permettere lo scorrimento dell'acqua, saranno realizzati prevedendo una gavetta centrale su cui fondo saranno posizionati dei massi naturali al fine di evitare che la corrente scavi in fondo all'alveo. La zona è un sito di interesse comunitario, un Sic, di speciale conservazione degli habitat naturali, tuttavia si prevede che l'impatto ambientale sia circoscritto esclusivamente in fase di cantiere a causa del transito nell'alveo degli scavatori e autocarri. Durante il cantiere è prevista la deviazione del corso d'acqua nel lato opposto all'alveo rispetto ai lavori in essere. Per quanto riguarda il lago di Varase, svuotato dalla tempesta Alex, è stato ipotizzato di rialimentarlo mediante un canale di deviazione. A seguito delle abbondanti piogge il lago si è naturalmente ricaricato ma non si sono poi più verificate piene significative. Al momento si è ritenuto di non modificare questo equilibrio".
"L'assessore Raco ha dato una risposta esaustiva" - ha replicato il consigliere comunale di minoranza Gaetano Scullino - "Non ha, però, toccato i punti più salienti della mia interpellanza. Io mi riferivo soprattutto ai pozzi dei privati nel comparto florovivaistico che è in sponda destra del fiume. Sono una cinquantina di pozzi privati che attingono, tramite pozzi artesiani, la possibilità di irrigare le coltivazioni. Il lago di Varase che era l'alimentatore della sponda destra del fiume è pieno di fango. Il fatto che ci sia venti centimetri d'acqua a pelo non vuol dire che l'acqua che passa riesca a filtrare. Era un grande lago in cui entrava il fiume, arrivava l'acqua, filtrava nella falda e andava ad alimentare i pozzi artesiani dei privati. La mia interpellanza è datata luglio 2023 e, perciò, ho avuto una risposta quasi un anno dopo e probabilmente ora le cose sono cambiate ma comunque ho ricevuto una risposta ancora parziale. La cosa importante è ripristinare la profondità del lago di Varase".