Attualità - 29 maggio 2024, 16:51

Il Soroptimist International Club di Sanremo promuove una Call for Students sul tema: “I nostri rifiuti: un mare malato”.

Gli Studenti partecipanti al Bando singolarmente o in gruppo, coordinati dal Docente di riferimento e dovranno realizzare e presentare entro il 25/2/2025 prodotti in formato digitale. La Commissione costituita dal Soroptimist Club di Sanremo selezionerà e premierà gli elaborati più significativi

Aderendo al Protocollo di Intesa tra il Ministero dell’Istruzione e il Soroptimist, il Soroptimist International Club di Sanremo ha indetto un Bando di Concorso a premi col fine di invitare i ragazzi ad analizzare il tema dei rifiuti dispersi in mare, specialmente le materie plastiche, e a proporre interventi per sensibilizzare la popolazione e le amministrazioni locali.

Per poter approfondire il tema dei rifiuti - racconta la biologa Monica Previati è stato realizzato un filmato-traccia dal titolo «Lo stato di salute del mare. A che punto siamo?", realizzato in collaborazione con la video operatrice subacquea Susanna Manuele.

Il video riguarda le bellezze e le peculiarità del mare del Ponente ligure ma anche le sue fragilità, legate soprattutto all’impatto che l’uomo ha sul mare: plastica, lattine, mozziconi sono la nostra impronta lasciata su spiagge e fondali. Dobbiamo conoscere la bellezza del nostro territorio marino, ma anche i suoi problemi, perché solo così saremo in grado di risolverli”.

“Gli Studenti partecipanti al Bando singolarmente o in gruppo, coordinati dal Docente di riferimento - conclude la Socia Nicoletta Canton - dovranno realizzare e presentare entro il 25/2/2025 prodotti in formato digitale, come ad esempio: Elaborati grafici con testi e illustrazioni, Presentazioni Power Point PPT, Video della durata massima di 3 minuti. La Commissione costituita dal Soroptimist Club di Sanremo selezionerà e premierà gli elaborati più significativi, diffondendone il messaggio finalizzato ad attuare il cambiamento culturale necessario alla salvaguardia del nostro pianeta, ma anche di noi stessi”.

C.S.