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Attualità | 28 maggio 2024, 07:21

La stretta sugli autovelox è legge: che cosa cambia sulle strade di Sanremo?

Con la pubblicazione del testo in Gazzetta Ufficiale il decreto diventa operativo. Intanto sulle strade della Città dei Fiori si allenta la presa

L'autovelox sul rettilineo dei Tre Ponti, in corso Mazzini

L'autovelox sul rettilineo dei Tre Ponti, in corso Mazzini

Dopo tante parole, polemiche e opinioni più o meno autorevoli, il decreto autovelox è pronto per essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale e per diventare, quindi, operativo. Il tutto in un sottofondo di ricorsi (minacciati o reali), promesse,  e ipotetici cambiamenti.

Ma di fatto, cosa cambia con il nuovo documento? Spetterà al prefetto la decisione sul posizionamento del autovelox, mentre i Comuni dovranno dimostrare che le strade proposte per l’installazione sono pericolose e lo dovranno fare presentando dati sul tasso di incidenti in relazione all’alta velocità come causa. Il tutto mentre, su scala nazionale, è noto che una delle tre principali cause di incidenti è proprio la velocità. Previste poi norme più stringenti anche per i cartelli che segnalano la presentazione degli autovelox, mentre è già noto il divieto di installazione nelle strade dove il limite “sia inferiore di oltre 20 km/h rispetto a quello massimo generalizzato”. E poi, infine, c’è la questione dei ricorsi legati all’omologazione degli autovelox: di fatto ogni multa è potenzialmente impugnabile.

A Sanremo negli ultimi mesi si è fatto un gran parlare di autovelox, prima con i ‘Velo ok’ (i box arancioni), poi con quello fisso sull’Aurelia Bis con tanto di limite abbassato da 90 a 70 km/h (voluto dalla Provincia, non dal Comune) e, infine, con i sistemi fissi sistemati ai Tre Ponti e in corso Marconi (per ora in funzione solamente con la pattuglia sul posto in attesa dell’ok della Prefettura per l’attivazione 24 ore su 24). E anche qui, inevitabilmente, la domanda è d’obbligo: che cosa cambierà con la pubblicazione del decreto?
Nella teoria nulla, nella sostanza qualcosa si è mosso. Stando alle fonti ufficiali pare sia tutto particolarmente complesso, tanto che le eventuali decisioni vengono rimandate alla lettura del testo e al confronto con la Prefettura. Ma, intanto, sembra che nelle ultime settimane, alla luce dei ricorsi piovuti in tutta Italia e per evitare quindi di intasare gli uffici, sia stata allentata non poco la stretta e che le rilevazioni su strada siano notevolmente diminuite. Così dicono dagli uffici, ma così è evidente anche transitando ogni giorno sulle strade interessate dagli autovelox fissi. Se prima era molto frequente la presenza dell’auto della Polizia Locale nelle vicinanze dei due autovelox sull’Aurelia, ultimamente è molto raro vederla. Inoltre già da parecchio non se ne vedono più in prossimità dei ‘Velo ok’, anche loro funzionanti solamente con la pattuglia in loco. E poi c’è il semaforo ‘intelligente’ dei Tre Ponti, tornato in funzione dopo mesi e utile proprio a rallentare il traffico in prossimità del punto di rilevazione velocità.

Un alleggerimento dei controlli destinato a rimanere tale sino a quando le norme (che definire “articolate” è poco) per l’installazione degli autovelox e per l’emissione delle multe non saranno studiate nel dettaglio e, soprattutto, fino a quando il nodo dell’omologazione non sarà sciolto. Si dice, infatti, che i sistemi di controllo, per essere installati, devono essere omologati. Ma, allo stesso tempo, non è stato spiegato come debbano essere omologati. Quindi, al momento, ogni multa è potenzialmente impugnabile siccome il sistema che l’ha elevata non è stato omologato.
Il trionfo della burocrazia.

Pietro Zampedroni

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