Fulvio Fellegara, candidato sindaco di Sanremo della coalizione civica progressista, pone grande enfasi sull'importanza della presenza di un'università nella città, non solo come luogo di formazione, ma anche come pilastro per lo sviluppo socio-economico e culturale.
“L'introduzione di due corsi universitari legati agli asset storici della città, lo spettacolo e la floricoltura, rappresenta non solo un'idea, ma una solida prospettiva per contrastare la tendenza dei giovani liceali a spostarsi altrove per continuare i loro studi”.
L'obiettivo è sfruttare appieno le risorse e le peculiarità del territorio. Grazie al suo rinomato Festival della Canzone Italiana, Sanremo è già un simbolo internazionale nel mondo della musica, per cui offrire corsi universitari nel settore dello spettacolo, secondo Fellegara, non solo arricchirebbe il patrimonio culturale della città, ma potrebbe anche generare un significativo indotto economico. Inoltre, Sanremo è l'unica città, oltre a Roma, dove ancora si firma un contratto nazionale nel settore della floricoltura. Con il suo ricco patrimonio florovivaistico, ha tutte le carte in regola per diventare un centro di eccellenza nella formazione e nella ricerca nel settore della floricoltura.
“Offrendo corsi universitari di alta qualità - afferma Fellegara - supportati da stage sul campo e da partnership con le realtà locali, si può offrire ai giovani una prospettiva concreta di crescita e di realizzazione qui, nella nostra città. L'istituzione di un'università attrarrebbe talenti da altre regioni e paesi, creando un ambiente multiculturalmente ricco e favorendo lo scambio di idee e competenze. Inoltre, dal punto di vista economico, l'università fungerebbe da catalizzatore per lo sviluppo locale, generando domanda per servizi e creando nuove opportunità lavorative”.
“L'università a Sanremo rappresenta una straordinaria opportunità per il futuro della nostra città. Vogliamo creare un ambiente che offra ai nostri giovani le migliori opportunità di formazione e crescita. Credo fermamente che l’alta formazione sia la chiave per uno sviluppo sostenibile e inclusivo” conclude Fellegara.