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Politica | 20 maggio 2024, 11:48

Elezioni Amministrative Sanremo: come si pone 'Progetto Comune'? Ne parla Alberto Pin

Molti gli argomenti sul tavolo

Elezioni Amministrative Sanremo: come si pone 'Progetto Comune'? Ne parla Alberto Pin

Mancano 20 giorni alle elezioni Amministrative di Sanremo. Alberto Pin, esponente della lista ‘Progetto Comune’ ha parlato di una serie di argomenti legati alla consultazione di giugno.

Il programma della vostra coalizione visto da Progetto Comune? “Era un fine estate del 2023, cominciammo a stendere i primi punti fondamentali del nostro programma, fondamentale per noi era migliorare la qualità di vita dei sanremesi in fatto di trasporti, residenza, salute e sanità per quanto di competenza dell’amministrazione, arredo urbano e ancora cultura, e sport edilizia scolastica. Poi l’incontro con Fulvio Fellegara, a novembre, il quale oltre a condividere i nostri progetti, portò in dote idee sue originali, ad esempio avere un polo universitario per lo spettacolo e per la floricoltura.  Come importante per noi è la realizzazione di piccole, quindi fruibili e non onerose, strutture sportive installate in varie realtà del territorio sanremese, anche tensostrutture riscaldate, la cui gestione sia sopportabile da parte di società dilettantistiche, ma soprattutto con lo scopo di occupare in modo propedeutico all’aggregazione e socializzazione dei nostri figli”.

Progetto Comune come si pone nei confronti dei programmi degli altri candidati a Sindaco? “Diciamo che vi sono delle discrepanze notevoli in tal senso. Si parla nuovo Gughenneim, straordinario sogno ed in quanto tale irrazionale soprattutto per una città come la nostra. Noi abbiamo bisogno di usare come materia grigia il nostro cervello non le colate di cemento, noi abbiamo storia, ci viviamo dentro, necessitiamo di valorizzarla ed abbiamo l’obbligo morale e culturale di riscoprire la pietra di cui è fatta la nostra storia, senza tombarla come da progetto del porto vecchio. Inutile continuare a ricorrere a grandi opere che non rendono grande Sanremo, anzi con il continuo ricorso alla concessione privata aumenteremo ancor di più la speculazione edilizia. Probabilmente i candidati a sindaco hanno letto Calvino con la stessa attenzione con cui si legge una vignetta sui social. Per gli altri candidati, beh non leggiamo grandi novità, a testimonianza di quello che sostenemmo, e tuttora sosteniamo, che se hanno mutuato la nostra campagna elettorale era chiara la totale scarsità di idee se non quella costante di continuità amministrativa”.

Avevate avuto contatto con il M5S, poi non si trovò accordo? “Si abbiamo lavorato qualche mese con loro prima della grande occasione di avere come candidato Sindaco Fulvio Fellegara. Ci sono stati incontri, discussioni, accordi anche di programma, programma rimasto nelle loro mani peraltro, ma la rottura fu netta forse per personalismi o per ambizione alla candidatura a Sindaco. Abbiamo cercato ancora negli ultimi mesi un avvicinamento di posizioni, siamo stati invitati cordialmente in una suggestiva sede pubblica quale Villa Luca a Coldirodi, per un incontro politico, ma nulla è stato possibile, probabilmente le loro teorie ed idee sono totalmente avulse e confuse dal mondo reale, a tal punto da non conoscere nemmeno il Segretario Provinciale CGIL, che non hanno permesso di trovare una sintesi”.

La ricusazione della lista di De Pasquale? “Purtroppo la ricusazione di una lista per errori formali non fa altro che aumentare il nostro rammarico, si devono ascoltare tutte le voci, e nulla ci vieta, qualora il loro movimento lo desideri, portare avanti idee loro compatibili con le nostre scelte”.

Tema di questi giorni le bollette di Rivieracqua: “Siamo ormai al paradosso. Abbiamo un invadente Presidente della Provincia, Sindaco di Imperia, Commissario ad acta dell’ATO della nostra provincia, che scarica gli errori della sua gestione sulla stessa Rivieracqua denunciando una errata bollettazione. Necessita che l’onda alternativa nostra, inizi da ora a spazzare via come uno tsunami personaggi simili e radicati, unitamente al “totismo”, nei tessuti di un duopolio rappresentato da coalizioni diverse negli appoggi, ma dai programmi molto simili e sovrapponibili come lo furono nel 2019 quelli di Tommasini e Biancheri a tal punto che ora hanno stretto una santa alleanza pro Mager”.

I.P.E.

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