Dall’Imperatrice a corso Cavallotti? No, si tratta di una scultura identica, realizzata negli anni ’20 del secolo scorso ed acquistata dalla casa d’aste ‘Martini’ di Sanremo.
E’ la ‘Primavera’ di Vincenzo Pasquali, una versione realizzata per un committente privato, di quella scultura in marmo che nel giro di un secolo è divenuta il più noto monumento della città di Sanremo. La statua della dea, alta 173 cm, è caratterizzata da un’eleganza tipica dello stile liberty, evidenziato dal vestito svolazzante e dalla grande coreana ghirlande floreali.
Con lo sguardo rivolto verso il cielo e le braccia distese, la dea avanza con elegante slancio, proprio come quella lungo la Passeggiata dell'Imperatrice, mettendo in risalto un’iconografia strettamente connessa alla “vocazione” floreale della città di Sanremo. Le linee scultoree si distinguono per una ricercata eleganza, ma i maggiori virtuosismi di Pasquali emergono nella resa delle trasparenze del vestito e nel movimento avanzato della gamba destra rispetto al resto della figura scolpita.
Nel 1924, quando il comune di Sanremo commissionò a Pasquali la statua de ‘La Primavera’, lo scultore era già stato nominato artista ufficiale della città e per la statua era stata scelta come ubicazione la passeggiata del lungomare dedicata all'Imperatrice di Russia Maria Alexandrovna.
Pasquali, nato a Scarlino, in provincia di Grosseto, approda presto in Liguria, dapprima a Genova, dove realizza le sculture di Domoculta e Caffaro, oggi conservate a Palazzo Bianco e nel 1915 a Sanremo, dove si stabilisce definitivamente e apre una scuola di scultura ed una galleria dove esponeva le proprie opere.
La fortuna della scultura fu immediata al punto che a Pasquali vennero richieste delle opere ‘sorelle’ come ‘Ondina’ in corso Mombello e la ‘Dea Flora’, che si trovava presso i giardini di Villa Ormond. L’inedita scultura, sarà ora fruibile a tutti presso il giardino della sede della Casa d’aste Martini, in Corso Felice Cavallotti 76, e diventerà un nuovo punto di interesse per la città di Sanremo.