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Eventi | 18 maggio 2024, 07:11

Rischi naturali e turismo sostenibile, Spring Climate School fa tappa a San Biagio della Cima e a Dolceacqua (Foto e video)

Giochi per sensibilizzare i bambini delle scuole e incontri con esperti e ricercatori

Rischi naturali e turismo sostenibile, Spring Climate School fa tappa a San Biagio della Cima e a Dolceacqua (Foto e video)

Rischi naturali, come sismici e idrogeologici, e turismo sostenibile sono stati i temi trattati ieri nel corso della seconda giornata di Spring Climate School andata in scena in altri due borghi che rientrano nelle Terre del Rossese.

Dopo l'incontro a Camporosso sull'Agricoltura 5.0, nella mattinata di ieri, al Centro Polifunzionale “Le Rose”, a San Biagio della Cima si è tenuto 'Milegoalterritorio della Val Verbone', attività di sensibilizzazione sui rischi naturali, quali rischio sismico e idrogeologico, rivolto alle classi IV e V delle scuole primarie dei comuni di San Biagio della Cima, Soldano e Perinaldo, a cura del team di Milegoalterritorio. Mediante dei modelli in scala costruiti totalmente in LEGO®, i giovani presenti hanno potuto osservare in prima persona gli effetti dei terremoti e dei fenomeni alluvionali in modo coinvolgente ed istruttivo.

Nel pomeriggio, invece, al Castello dei Doria a Dolceacqua, si è parlato di turismo sostenibile da diversi punti di vista, come sociologico, accademico, imprenditoriale e divulgativo con Asja Ausilio del Politecnico di Torino, Monica Gilli dell'Università di Torino, Marilù Cavallero della Cooperativa Dafne e Franco Borgogno di ERI per poter costruire una proposta concreta per il territorio.

"Nella nostra cooperativa soci e collaboratori lavorano per un obiettivo comune: la sostenibilità. Ci occupiamo soprattutto di turismo scolastico, educazione ambientale ed escursioni. Le agenzie ci contattano per sapere dove mandare i turisti. Le gite scolastiche e d'istruzione cercano un operator che gli dia tutte le informazioni. Il nostro operator fa turismo sostenibile utilizzando il più possibile la conoscenza del territorio attraverso, per esempio, le camminate" - afferma Marilù Cavallero della Cooperativa Dafne - "Bisogna tutelate l'ambiente e l'entroterra. La differenza la fa riuscire a posizionare sul mercato un tipo di turismo diverso, come interegg. Si lavora tanto oggi con fondazioni private che permettono di sviluppare questo tipo di turismo. Noi abbiamo luoghi che hanno valore e questo valore va rispettato".

"Il turismo impatta molto sul mare e la montagna, in alcuni casi in modo irreversibile. Uno dei problemi più drammatici del mare è l'eccesso di pesca in mare aperto, soprattutto a strascico che ara completamente i fondali. Lavoriamo su ambienti diversi come mare e montagna. Abbiamo iniziato un progetto a Bordighera dove cerchiamo di portare il mare fuori dal mare con Blue Park" - dichiara Franco Borgogno di ERI - "Cerchiamo di far conoscere le presenza di vita del mare fuori dal mare con incontri per mostrare alle persone cosa c'è. Organizzeremo anche giornate di snorkeling per far vedere da vicino cosa c'è. E' un lavoro di sensibilizzazione che facciamo con tante realtà: scuole, cittadini e turisti. Abbiamo presentato un altro progetto con i piccoli porti, se ce lo approveranno, in cui lavoreremo con chi opera nell'area, i frequentatori dell'area e i cittadini dei luoghi affinché capiscano l'importanza naturalistica e turistica dei piccoli porti e come la comunità può contribuire a sviluppare l'area. Abbiamo iniziato progetti anche per la montagna, dove abbiamo ritrovato strani rifiuti, come le mutande. Bisogna promuovere un turismo diverso che permetta di fare vivere un luogo con un turismo più produttivo ed efficace per la comunità suddiviso nel corso dell'anno e non concentrato in un solo breve periodo".

"Faccio attività di ricerca su campo e attività di formazione in aula e sul campo. L'aspetto sociologico nel turismo è importante, se non conosco il pubblico a cui è rivolto, il turismo non funziona. Il turista cerca stili diversi dalla città, una comunità soddisfatta dove si vive bene in armonia e in sicurezza. Le comunità di montagna e campagna hanno sempre attuato, magari inconsapevolmente, azioni sostenibili. La comunità può credere in un progetto però vuole essere ascoltata e quindi anche le amministrazioni, che devono avere una vocazione turistica, devono dare peso e ascoltare le richieste della comunità" - fa sapere Monica Gilli dell'Università di Torino - "Per avere sviluppo territoriale bisogna fare figli. Bisogna iniziare a fare pratiche di cittadinanza attiva e chiedere ai giovani come immaginano il loro futuro, se lo immaginano nel luogo in cui sono nati e cresciuti e formare spazi per loro. Ovviamente bisogna poi fornire a loro le opportunità".

"Crediamo che unendo le competenze possiamo aiutare e soddisfare i veri bisogni delle comunità. La base di partenza è sempre il territorio. Siamo molto esperti della filiera vitivinicola" - dice Asja Ausilio del Politecnico di Torino - "Bisogna analizzare i problemi e le opportunità dei territori. Noi raccogliamo dati e raccontiamo i territori. Dobbiamo creare delle nuove forme professionali corrette per far sì che i giovani possano rimanere nei territori d'origine. Fare turismo in modo responsabile cercando e supportando coloro che vogliono investire in un certo territorio. C'è bisogno di co-progettare con dati alla mano".

La Spring Climate School di Terre del Rossese è promossa dai comuni liguri di Dolceacqua, Camporosso, Soldano, San Biagio della Cima e Perinaldo in collaborazione col DIATI del Politecnico di Torino e con Adaptation e ha come finalità quella di interpretare le esigenze del territorio e dare soluzioni innovative a chi lo abita e se ne prende cura: dalla sensibilizzazione dei bambini sui rischi naturali attraverso modelli territoriali in scala costruiti con mattoncini LEGO, ai temi più cari a questa zona ligure e non solo, quali l’agricoltura e il turismo, fino a laboratori sugli open data per la gestione del territorio, incontri con ricercatori e mapping party.

Il programma della Spring Climate School oggi, il 18 maggio, prevede, nella Sala del Consiglio a Dolceacqua dalle 10 alle 12, un Open data per la gestione del territorio: teoria e conoscenza degli strumenti mentre dalle 14 alle 16 si terrà Open data per la gestione del territorio: esercitazione pratica con Marco Piras del Politecnico di Torino. Corso, tenuto dal Politecnico di Torino, che mira a costruire nei partecipanti la necessaria conoscenza in tema di recupero, lettura e sfruttamento dei dati, al fine di operare al meglio nei territori di riferimento, sia in fase di decisione politica che di gestione delle attività produttive.

Domani, il 19 maggio, invece, nella Sala del Consiglio nel comune di Perinaldo, in piazza Mons Antonio Rossi 1, dalle 10 alle 13 si terrà Mapping party con Bianca Federici dell'Università di Genova e associazione GFOSS e Paola Salmona dell'Università di Genova e associazione GFOSS.

A Camporosso presso il Bar del Sole in via Dante Alighieri dalle 10 alle 12 si terrà La diversità è ricchezza, così insegna la natura con Chiara Lombardi di ENEA e Marco Merola di Adaptation.it. Dalle 10 alle 11 è previsto l'incontro con la biologa marina Chiara Lombardi mentre dalle 11 alle 12 verrà proposta una visita dell'Oasi del Nervia con Chiara Lombardi a cura dell'associazione Natura Intemelia APS.

Elisa Colli

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