“Il candidato sindaco del PD non perde l’occasione di presenziare alla proiezione di Food for Profit al Casinò, scattare un selfie in sala e infine comunicare a tutto il mondo che si impegna per il bene degli animali e per una politica senza pressioni dei gruppi di potere: avrebbe tuttavia fatto più bella figura a prendere le distanze dallo stesso PD che ha candidato ed eletto a Bruxelles per ben tre mandati consecutivi (15 anni!) Paolo De Castro, l’europarlamentare (nonché già Ministro dell’Agricoltura con D’Alema premier) al centro dello scandalo raccontato dal documentario sugli allevamenti intensivi europei e la lobby dei produttori di carne”. Ad intervenire sull’argomento è il Movimento 5 Stelle matuziano che continua: “Nel comunicato di Fellegara non una parola di biasimo a De Castro, della sua stessa ‘famiglia politica’, il quale ha operato proprio in favore proprio dei grandi gruppi di interesse della carne, dai quali riceve ogni anno migliaia di euro e incarichi di rappresentanza. La reale credibilità degli impegni sottoscritti dagli ambienti PD dunque risulta perciò ambigua, e poco conta che il De Castro, a furor di popolo, si sia rassegnato a non ripresentarsi all’Europarlamento".
"Roberto Rizzo, candidato M5S a Palazzo Bellevue, ha partecipato con compostezza allo stesso simposio ascoltando i dati scientifici e le riflessioni dei preziosi interventi del Professor Franco Manti di UNIGE, di Bianca Boldrini (Lega Anti Vivisezione) e degli ospiti in sala moderati da Daria Vitale (Responsabile ALI 'Animali allevati'). L’impegno di Rizzo in favore della preservazione degli ambienti naturali e degli animali è quotidiano e concreto anziché programmatico e astratto, e continuerà dentro e fuori le istituzioni.
Infine il candidato PD ci risparmi la timida annotazione finale sugli scarsi mezzi economici della sua propaganda: la spesa in stampati e gigantografie pre-campagna elettorale è rimasta impressa a colori sgargianti per almeno sei mesi sui muri (e non solo) della città, carta che ci auguriamo sia stata avviata al riciclo perché diversamente sarebbe un bel guaio per l’ambiente”.