“Stiamo valutando azioni individuali e collettive nei confronti di Rivieracqua in relazione alla fatturazione retroattiva", commenta Mattia Caruso, legale di Federconsumatori.
LE INTERVISTE
Federconsumatori, con i propri legali, ha promosso un incontro per far chiarezza in merito alle "maxi bollette" di Rivieracqua. L'intenzione dell'associazione è quella di promuovere un'azione legale: "Ci basiamo su recenti sentenze della Cassazione che stabiliscono il divieto di retroattività per i conguagli dove non sono sostenuti da costi imprevedibili. La politica aziendale di Rivieracqua non può ricadere in negativo su utenti e consumatori, per questo ci muoviamo attraverso azioni legali, anche con altre associazioni, e una campagna di tesseramento straordinaria", prosegue Caruso.
Cosa deve fare ora l’utente: “Anche se si decide di pagare, l’eventuale pagamento rateale non pregiudica un’eventuale azione. Nel caso in cui le azioni pilota avessero ragione, comporterebbe un diritto al rimborso dei singoli utenti. Anche la linea di pagare non pregiudica la possibilità di ottenere un eventuale ripetizione di quanto già pagato. Consigliamo di assumere una posizione attendista, ci si sta muovendo in diverse direzioni, sia in via amministrativa davanti al Tar, come ha fatto Confesercenti, e via azioni civili e quindi qualcosa si muoverà inevitabilmente”, conclude Caruso.
Maria Assunta Talia, Federconsumatori Imperia, aggiunge: “Stiamo raccogliendo tesseramenti per finanziare un’azione legale nei confronti di RIvieracqua. Chiediamo di passare nei nostri uffici, per poter fare la tessera dal costo di 40 euro”.
L'INTERVISTA
Presente all'incontro anche il consigliere del Partito Democratico, Ivan Bracco: “Dobbiamo ricominciare a ragionare sul futuro di Rivieracqua, che non può essere quello portato avanti dall’attuale sindaco, presidente della Provincia e commissario dell'Ato. Dobbiamo ragionare sul mantenere pubblica la società, che venga risanata con denaro pubblico, come avvenuto per aziende strategiche a livello nazionale. L’acqua è un bene di tutti, non è vero quello che dice il sindaco che l’acqua è pubblica e il servizio può diventare privato, il servizio deve rimanere pubblico proprio per queste situazioni che sono una follia”.