Sanremo Ospedaletti - 15 maggio 2024, 12:12

Ospedaletti: clima caldo tra Boeri e Cimiotti, il sindaco "L'amministrazione ha lavorato correttamente, l'errore è stato esterno"

Il sindaco ha paarlato della polemica sollevata dall'avversario nella corsa alle elezioni comunali, spiegando che la documentazione degli altri candidati conteneva dei fogli in cui mancavano i simboli di lista e candidati, quindi non riconducibili a loro

La questione delle schede ricusate continua a far discutere a Ospedaletti: nella giornata di ieri è arrivata una polemica da parte di Giorgio Boeri nei confronti dell’amministrazione, colpevole di non aver predisposto un ufficio adatto a seguire i candidati sindaci nell'espletamento delle pratiche di compilazione dei moduli.

La risposta dell’attuale primo cittadino Daniele Cimiotti non ha tardato ad arrivare: “Il modulo per la raccolta firme dei sostenitori della lista consiste in un foglio doppio in formato A3 piegato quindi di 4 facciate su due pagine. La prima facciata riporta tutte le diciture relative all’elezioni amministrative, il nome della lista, il simbolo della lista e l’elenco dei candidati per i quali si raccolgono le firme. La seconda facciata della prima lista contiene ancora delle disposizioni e una parte di firme. A quanto pare - continua Cimiotti - le due liste hanno fotocopiato in formato A4 le facciate della seconda pagina e raccolto firme. Queste pagine singole erano però senza nome della lista, senza simbolo e senza nome dei candidati. Questo è quello che so”.

L’errore quindi dovrebbe essere legato al fatto che nel produrre i fogli necessari al raggiungimento delle 30 firme minime necessarie a proporre la candidatura siano stati inseriti dei fogli non direttamente riconducibili ai candidati, fatto che non dipende dall'amministrazione, come afferma Cimiotti, ma è responsabilità esclusiva dei candidati.

Un vizio formale che l'attuale sindaco spera possa risolversi al meglio: “Mi auguro che possano vincere il ricorso. A noi piace vincere la nostra battaglia elettorale sui contenuti e sul fare non sulle procedure”.

Elia Folco