E ora cosa succede in consiglio regionale? Toti si dimetterà? Ci sarà la surroga? Può essere surrogato da consigliere e non da presidente? Si procederà con un’assise a 30 consiglieri o deve essere a 31? Sono domande di difficile risposta per chi vive la propria vita fuori dai palazzi del potere, ma sembrano essere tutt’altro che facili anche per chi amministra la cosa pubblica.
Da due giorni, infatti, si susseguono incontri e telefonate per capire che cosa succederà in consiglio regionale. Perché l’attività deve andare avanti anche senza il presidente Giovanni Toti e le pratiche non possono certo fermarsi in attesa che la giustizia faccia il proprio corso.
Armando Sanna, vice presidente del consiglio regionale e consigliere regionale PD, ha preso metaforicamente la palla in mano ed è andato dall’arbitro per chiedere quali siano, ora, le regole per andare avanti con la partita. Il tutto sotto forma di una riunione urgente dell’Ufficio di Presidenza, utile per capire che cosa succederà adesso in consiglio in vista delle prossime sedute che saranno sì infuocate sul piano politico, ma dovranno, per forza di cose, anche portare avanti l’attività.
La legge Severino impone la sospensione di Giovanni Toti dalla carica di presidente e da quella di consigliere. Al momento, quindi, l’assise è composta di 30 consiglieri (18 di maggioranza e 12 di opposizione) e non 31. I numeri per governare ci sono e anche con ampio margine. Resta da capire che fine farà il posto da consigliere occupato dal presidente ora sospeso. In caso di dimissioni da presidente decadrebbe tutto il consiglio, mentre resta da capire se possa o meno essere surrogato da consigliere e non da presidente. Un chiarimento che è stato chiesto agli uffici legali della Regione.
In caso di surroga il designato per entrare in consiglio al posto di Giovanni Toti è l’attuale candidato sindaco a Camporosso, Maurizio Morabito, primo dei non eletti della Lista Toti, da sempre vicino al presidente e che proprio qualche giorno fa lo ha ospitato a Ponente per un evento di campagna elettorale. Anche se, va detto, pare che l’ipotesi più probabile sia quella di proseguire l’attività amministrativa con un consiglio a 30, senza surroga.
Qualche elemento in più potrebbe emergere venerdì dall’interrogatorio di Giovanni Toti, quando forse inizierà a prendere forma quel “dopo” che da 48 ore è immerso nella nebbia.