Politica - 07 maggio 2024, 10:10

Sanremo, Rolando: "Il mio sogno, una città vivibile per tutti i cittadini. Le persone al centro del mio progetto"

"Non pensate che i cittadini di via Martiri e di via Pietro Agosti avrebbero il diritto di vivere in un contesto in cui la qualità di vita è pari a Corso Matteotti? E che l’assegnazione delle nuove case dovrebbe avvenire con criteri adeguati ?

“Come sempre in nostri avversari utilizzano parole o frasi estrapolate dal contesto di riferimento per fare polemiche vergognose e strumentali. In questo caso li perdoniamo, perché saranno ancora un po’ confusi dal bagno di folla di domenica al Teatro Ariston. Ebbene sì, il moderatore Gavino mi ha chiesto di esprimere un sogno… e ho ragionato da ingegnere… sarà deformazione professionale!

Mi spiace che il mio “sogno”, di vedere riqualificate due vie, oggetto della più dissennata speculazione edilizia, con progetti che vedono al centro i bisogni dei cittadini, la vivibilità del quartiere, sia considerato “incubo” e offensivo. Non pensate che i cittadini di via Martiri e di via Pietro Agosti avrebbero il diritto di vivere in un contesto in cui la qualità di vita è pari a Corso Matteotti? E che l’assegnazione delle nuove case dovrebbe avvenire con criteri adeguati ? Ebbene si ho una visione urbanistica vocata all’ordine e alla qualità di vita dei cittadini. Il mio sogno ha a cuore il benessere delle persone. Infine… è sempre meglio che abbattere il Palasalute, come ha dichiarato un candidato. Perché la salute e la cura dei cittadini sono diritti fondamentali. Infine, vorrei far tornare il sorriso a chi è intristìto dai centralissimi marciapiedi di via Roma: stai sereno, ho già in programma di riasfaltare strade nei primi 100 giorni di mandato e di rifare i marciapiedi… non solo nel cuore della città. Faccio sommessamente rilevare che io ho solo “sognato” di ricostruire dal nulla un quartiere, cosa evidentemente irrealizzabile, evidenziando una mia idea di urbanizzazione, mentre c’è chi propone realmente di abbattere un presidio per la nostra salute, senza dare alternative.”

I.P.E.