Domenica al Centro “Falcone” protagoniste della rassegna Camporosso in Musica saranno musica e danza con l’ensemble “Il Giardino Antico”.
“La varietà e l’originalità non sono finora mancate alla rassegna - dicono gli organizzatori - lo sa bene il numeroso pubblico che ha assistito ai concerti di questa edizione e che ha affollato la Sala Tigli del Centro Falcone, manifestando il proprio gradimento con lunghi, calorosi e più che meritati applausi. Le sorprese però non sono finite, infatti domenica 5 maggio la rassegna Camporosso in Musica ospiterà un gruppo che si è ritagliato una posizione di tutto rispetto nel panorama musicale ligure. Si tratta dell’ensemble Il Giardino Antico, che, specializzato nel repertorio barocco, non disdegna incursioni nella musica medievale e rinascimentale. La scelta dei brani in programma non è l’unico punto di forza del concerto: quella di domenica sarà anche un’occasione preziosa per conoscere e ascoltare da vicino alcuni strumenti tipici della musica antica, come il clavicembalo, l’organo portativo, la ghironda, la chitarra e il mandolino barocchi e la mandola. Ma il tuffo a ritroso nel tempo non coinvolge solo le scelte dei brani e l’impiego di strumenti inusuali: infatti una coppia di ballerini dell’Associazione Indanza, specializzati nella coreutica medievale e rinascimentale, si esibirà sulle note delle danze in programma tratte dall’ampio repertorio dei maestri rinascimentali e della musica popolare”.
I musicisti dell’ensemble Il Giardino Antico sono: Sabine Spath e Alberto Gibelli, mandolino barocco, mandola; Cristina Rovaldi, ghironda e chitarra barocca; Cecilia Borelli, violoncello; Tiziana Zunino, clavicembalo e organo portativo; Maurizio Pettigiani, percussioni; Alberto Stoppa e Claudia Annibale, ballerini.
Il concerto de Il Giardino Antico si svolgerà domenica 5 maggio alle 17.30 alla Sala Tigli del Centro Falcone di Camporosso con ingresso gratuito.
La rassegna Camporosso in Musica proseguirà domenica 19 maggio con un ospite di caratura internazionale: il mandolinista Carlo Aonzo.