"La speranza non è ottimismo. La speranza non è la convinzione che ciò che stiamo facendo avrà successo. La speranza è la certezza che ciò che stiamo facendo ha un significato, che abbia successo o meno". E' il messaggio, preso da Havel, che, ieri sera, il coro Sibi Consoni - Accademia vocale di Genova diretto da Roberta Paraninfo ha cercato di trasmettere con la sua esibizione nella chiesa di Maria Ausiliatrice a Vallecrosia in occasione del quarto e ultimo appuntamento del percorso di riflessione e dialogo sulle sfide del mondo di oggi dal titolo "C'è speranza?", proposto da due parrocchie della città della famiglia: San Rocco e Maria Ausiliatrice. L'incontro, che aveva il patrocinio del comune di Vallecrosia, era incentrato su "Musica e (') speranza. Il canto corale strumento di bellezza e vita".
Dopo l'incontro con il professor Gigi Borgiani, direttore della Fondazione Auxilium di Genova e già segretario nazionale dell'Azione Cattolica Italiana, che ha parlato de "La via di Francesco", quello con la dottoressa Alessandra Morelli, già delegata dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), su "Restare umani, speranza di pace" andati in scena nella parrocchia di San Rocco, e quello con il professor Silvano Petrosino, filosofo, docente di Teorie della Comunicazione e Antropologia religiosa e media all'Università Cattolica di Milano, su "Desiderio e spiritualità", il coro Sibi Consoni, diretto da Roberta Paraninfo, ha proposto una serie di riflessioni in musica.
Sonori applausi per il coro che nel corso della serata ha interpretato vari brani: 'O vos omnes' di Casals, 'Richte mich Gott' di Mendelssohn, "The woman with the alabaster box" di Part, "Kyrie a otto voci" di Rheinberger, "Rosa Mystica" di Britten, "Again (after Ecclesiastes)" di Lang, "O lux beata Trinitas" di Byrd, "Salva nos Domine" e "Nunc Dimittis" di Piovano e "Domine Jesu" e "Lux aeterna" di Merkù. Un'esibizione toccante che ha affascinato i tanti presenti, tra i quali il vicesindaco di Vallecrosia Marilena Piardi e l'assessore Patrizia Biancheri.