Un successo la visita guidata alla scoperta delle antiche mura di Bordighera Alta organizzata, in mattinata, dal Lions Club Bordighera Caponero Host, membro dell'associazione internazionale città murate Lions, con il patrocinio del Comune.
"Abbiamo organizzato questa iniziativa a Bordighera per far conoscere soprattutto ai turisti le antiche mura della città" - spiega il presidente del Lions Club Bordighera Caponero Host Giovanni Amalberti - "Siamo soddisfatti perché tante persone, di diverse fasce d'età, si sono iscritte all'iniziativa e molte si sono aggiunte all'ultimo questa mattina".
I partecipanti, divisi in due gruppi, hanno ascoltato attentamente e interessati il professor Alessandro Giacobbe che ha illustrato il patrimonio storico della città alta in un 'viaggio' a piedi di circa un'ora e un quarto tra gli angoli conosciuti e nascosti della città alta. "Bordighera è nata ufficialmente il 2 settembre del 1470, quando trentadue famiglie di Castrum Sancti Nicolai, oggi Borghetto San Nicolò, si riuniscono nella chiesa parrocchiale e decidono insieme di riedificare la villam alias existentem in capite Burdighete" - racconta Alessandro Giacobbe - "Formalmente era la ricostruzione di un villaggio già esistente. Diventa così un borgo fortificato, alto sopra il colle che guarda il mare dove i primi abitanti sono agricoltori e pescatori. Ancora oggi, il centro storico di Bordighera è un borgo fortificato, a forma di pentagono irregolare, cinto da robuste mura tardo medievali rinforzate a metà del '500. Al borgo si accede attraverso tre porte: a Mezzogiorno dalla secentesca Porta del Capo o Nuova, a Oriente dalla Porta Soprana o della Maddalena e a Occidente dalla Porta Sottana. Il borgo è attraversato da una fitta trama di vicoli e piazzette, distribuiti intorno alle due vie principali: via Lunga e via Dritta. Gli edifici sono armati da sistemi di catene in ferro e collegate da archi di controspinta. Ora le mura sopravvivono in gran parte del perimetro della città e quasi tutte sono state sopraelevate con l'inserimento di nuove abitazioni".
Tante persone hanno aderito all'interessante iniziativa benefica. Il ricavato dell'evento, ad offerta libera, sarà, infatti, devoluto alla Banca degli occhi Lions, costituita e divenuta operativa nel 1997 su iniziativa dei Lions del Distretto 108 Ia2 per sopperire a una lacuna del sistema sanitario nazionale avvertita a seguito di un tragico incidente in cui una giovane aveva perduto la vista per un trauma alla cornea. "La Fondazione Banca degli Occhi Lions Malvin Jones svolge preziose funzioni che supportano le procedure salvavista raccogliendo e conservando tessuti oculari idonei per il trapianto di cornea e per la ricerca. Opera in conformità con il Regolamento del Consiglio di Amministrazione del Lions Club International che ha stabilito una collaborazione regolare con la clinica oculistica dell'Università di Genova ed è conforme agli standard medici ed educativi" - fa sapere il segretario del Lions Club Bordighera Caponero Host Laura Turrini Bertennois - "Quando per malattia o per trauma una persona diviene affetta da cecità corneale, vi è solo un rimedio: il trapianto di cornea. E' necessario un lavoro di equipe di operatori: prelevatori, biotecnici e di coloro che provvedono al trasporto presso la clinica oculistica richiedente. Melvin Jones è stato il fondatore dei Lions nel 1917 e, come noto, i Lions sono definiti i 'Cavalieri dei Ciechi' per il loro costante impegno nel campo della prevenzione e della cura della vista. La Banca degli Occhi Lions Melvin Jones opera in stretta collaborazione con la clinica oculistica dell'Università di Genova, ove ha sede il laboratorio. E' riconosciuta dal Ministero della Salute, è certificata dal Centro Nazionale Trapianti ed è Service di rilevanza nazionale permanente".