Stop alla precarietà, più sicurezza sui luoghi di lavoro, tutela contro i licenziamenti illegittimi e cancellare le norme del Jobs Act che impediscono il reintegro al lavoro in caso di licenziamenti illegittimi. Sono i temi dei quattro referendum abrogativi sul lavoro promossi dalla Cgil, ieri, a Ventimiglia.
La Confederazione Generale Italiana del Lavoro è, infatti, scesa in piazza, in occasione del 25 aprile, per illustrare i quesiti abrogativi e lanciare la campagna di raccolta firme per il lavoro. "Proprio il 25 aprile abbiamo dato inizio a una campagna referendaria in tutta Italia" - dice Tiziano Tomatis, segretario generale della Cgil Imperia - "Promuoviamo, come Cgil, quattro referendum abrogativi per dare più stabilità sul lavoro e più sicurezza nei luoghi di lavoro".
Bandiere e banchetto in via della Repubblica, di fronte al mercato coperto, hanno attratto e incuriosito i passanti che si sono fermati, hanno ascoltato i rappresentanti della Cgil e hanno firmato, mostrando un documento di riconoscimento (carta d’identità o patente di guida), per contribuire a garantire un lavoro più sicuro, stabile, dignitoso e tutelato. "I referendum sono sui licenziamenti illegittimi, cerchiamo di estendere i diritti e le garanzie dell'articolo 18 a tutti quanti. Oggi c'è una palese discriminazione tra chi lavorava prima del 2015 e chi è entrato nel mondo del lavoro dopo il 2015" - illustra Tomatis - "Si vuole, inoltre, cancellare la liberalizzazione dei contratti a termine per limitare l’utilizzo a causali specifiche e temporanee. Sulla sicurezza del lavoro vogliamo, invece, responsabilizzare il committente per quanto riguarda la sicurezza negli appalti e subappalti. E' necessaria una raccolta firme per promuovere questi referendum che si andranno a votare il prossimo anno".