Sabato 20 aprile, alle 16.30, al Museo Civico di Palazzo Nota, saranno presentate al pubblico tre grandi opere del pittore belga Jules Pierre Van Biesbroeck, donate al museo dalla Famiglia Cristel Saladini di Rovetino, secondo le ultime volontà della professoressa Giuliana Cristel.
All’incontro interverranno l’assessore alla Cultura Silvana Ormea, la restauratrice Raffaella Devalle, l’esperto d’arte Leonardo Lagorio e, in rappresentanza della famiglia, Mariano Saladini di Rovetino.
Jules Pierre Van Biesbroeck nasce il 25 ottobre 1873 a Portici (Napoli). Figlio del pittore Louis Pierre, viene iscritto precocemente all’Accademia di Belle Arti di Gand (Belgio), sua città di origine. Nei primi anni del Novecento si stabilisce a Bordighera, restandovi per una quindicina d’anni e frequentando spesso anche la vicina Sanremo. Nel 1927, si trasferisce ad Algeri rimanendovi sino allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale e quindi torna in Belgio risiedendo a Gand. Muore a Bruxelles il 27 gennaio 1965.
Durante il suo soggiorno a Bordighera, Van Biesbroeck riceve dalle Nobili Dame di compagnia della Regina Margherita l’incarico di eseguire alcuni dipinti di pregio raffiguranti le Muse della Musica da regalare alla Sovrana. Il pittore, terminati i dipinti e presentato il conto alle Nobili Dame, alcune delle quali erano nel frattempo venute a mancare, apprende che costoro non sono nelle condizioni di saldare il conto. Le opere rimangono così invendute sino al 1923, quando vengono messe all’asta a Bordighera. Il lotto di dipinti Tre muse con mandola, Le chapeau emplumé e Maternità con bimbo viene acquistato da Giuseppina Saladini di Rovetino e dal marito, il dottor Gianni Cristel, per decorare il salone della propria dimora in corso Garibaldi a Sanremo. I tre dipinti, secondo il desiderio espresso dai coniugi Cristel Saladini di Rovetino, in seguito alla loro morte e a quella delle loro figlie, Evelina e Giuliana, sono stati donati al Museo Civico di Sanremo e sono ora esposti in maniera permanente in una delle sale di Palazzo Nota, grazie al nipote Mariano Saladini di Rovetino.
Le opere esposte al museo sono espressione dello stile di Jules Pierre Van Biesbroeck, che si manifesta in un disegno potente e avvolgente, solidamente impostato alla costruzione volumetrica dei suoi soggetti. In questi dipinti l’artista, oltre a soffermarsi sull’introspezione psicologica, sembra voler rendere l’osservatore partecipe dell’emozione che lui stesso manifesta, traducendola nella forma con una sapienza ed un’abilità straordinarie. Nel dipinto più importante, Tre muse con mandola, datato 1907, Van Biesbroeck abbraccia i modi stilistici del simbolismo, in cui il simbolo trascende dal contingente per rivelare in chiave poetica il lato nascosto del dato reale.
Gli altri due dipinti, Le chapeau emplumé e Maternità con bimbo, interpretano la dolcezza di un abbraccio materno e si inseriscono nell’ambito di altre opere di analogo tenore tematico, in cui l’artista non nasconde mai il suo particolare sentimento verso la maternità celebrata nei suoi aspetti più reconditi.