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Attualità | 17 aprile 2024, 07:11

Sanremo: giardini Regina Elena, il Pat "Se le nostre sono 'fake' il Comune ci incontri e ci spieghi"

"Al momento il progetto non risulta essere stato modificato e il Comune, chiamato dalle associazioni firmatarie per ben due volte a confrontarsi sull’argomento, non ha mai risposto”

Sanremo: giardini Regina Elena, il Pat "Se le nostre sono 'fake' il Comune ci incontri e ci spieghi"

“Scopriamo che gli abbattimenti dei pini marittimi dei giardini Regina Elena non ci saranno ma, se fossero state delle vere ‘fake news’, avrebbero dovuto farcelo presente in una risposta formale alla nostra istanza del febbraio scorso, invece mai riscontrata”.

Interviene in questo modo Luciana Balestra del comitato Pat, a nome delle diverse associazioni che hanno lamentato il rischio di taglio di diversi pini marittimi dai giardini Regina Elena. “Purtroppo – prosegue Balestra - la realtà è un’altra rispetto a quella narrata dall’assessore. Il piano degli abbattimenti dei pini inserito nel progetto di riqualificazione della Pigna è immutato. Sono previsti nel capitolato i tagli di 23 esemplari ed il loro smaltimento, come evidenziato dalla delibera del luglio 2023. Al momento il progetto non risulta essere stato modificato e il Comune, chiamato dalle associazioni firmatarie per ben due volte a confrontarsi sull’argomento, non ha mai risposto”.

“Riteniamo l’intervento dell’assessore Menozzi – va avanti Balestra - fuori luogo e fuori tempo. Chiediamo inoltre, visto che l’assessore afferma che i documenti prodotti nella conferenza sono superati, di poter prendere visione di quelli attuali, perché crediamo non sfugga che l’interesse delle associazioni firmatarie è proprio quello di salvare i giardini Regina Elena da un abbattimento forsennato di pini storici e di valore paesaggistico incalcolabile, ciò che purtroppo è successo con la pineta di via Nino Bixio, di Poggio, dell’ospedale Borea e di Santa Tecla. In ogni caso rinnoviamo la nostra richiesta di confronto con l’Amministrazione anche in ordine alla modalità degli scavi che, se non correttamente eseguiti, comporteranno lesioni tali all’apparato radicale degli alberi da giustificarne l’abbattimento”.

Il Pat ribadisce la necessità di una perizia preventiva sullo stato di salute degli alberi, per non lasciare alcun dubbio in merito alla correttezza, diligenza e perizia dell’operato delle ditte appaltatrici. “Riteniamo che questi studi preventivi indispensabili – termina Balestra - visto il valore dei beni in argomento, potranno essere ampiamente ripagati dal risparmio ottenuto dal mancato abbattimento e smaltimento degli alberi, i cui relativi costi, ricordiamo, sono ancora indicati nel progetto pubblicato sul sito del Comune”.

Carlo Alessi

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