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Attualità | 15 aprile 2024, 07:18

Mia Arcigay punta sul turismo Lgbt+ e chiede una sede a Sanremo: “Solo con il Pride abbiamo portato alla città introiti per 60 mila euro”

Il presidente Marco Antei: “Abbiamo chiesto ai candidati sindaci di appoggiarci con un supporto reale e concreto per le nostre manifestazioni e i nostri eventi”

L'edizione 2024 del Pride di Sanremo

L'edizione 2024 del Pride di Sanremo

Il Pride di Sanremo è ormai un punto di riferimento per il mondo rainbow italiano. Da tre anni Arcigay lo ha scelto come evento di apertura dei Pride nazionali, da quando nel 2022 si sono celebrati i 50 anni dalla prima storica manifestazione del 1972, anno in cui nella Città dei Fiori nacque di fatto il movimento Lgbt+ con la manifestazione di protesta contro il convegno dei medici al Casinò di Sanremo, dove si teorizzavano ipotetiche e fantomatiche cure contro l’omosessualità.

E così la primavera sanremese si colora di arcobaleno ogni anno accogliendo in città migliaia di persone che danno vita a un’onda rainbow di fronte alla quale non ci si può e non ci si deve voltare come chiede Mia Arcigay per voce del suo presidente provinciale, Marco Antei.
A margine del Pride, Antei ha parlato ai nostri microfoni esponendo le richieste e i temi che in queste settimane sono stati portati all’attenzione dei candidati sindaco alle amministrative dei prossimi 8 e 9 giugno.

L'intervista a Marco Antei

Abbiamo chiesto ai candidati di appoggiarci alle nostre condizioni - ha detto Marco Antei durante la manifestazione - un supporto reale e concreto alle nostre manifestazioni e ai nostri eventi. Si incentivi un turismo Lgbt+ a Sanremo e in tutta la provincia, abbiamo lanciato un appello affinché espongano le bandiere Lgbt+ sui lungomare come fanno, per esempio, Nizza e Viareggio. È dimostrato che tutte le città che hanno incentivato il turismo Lgbt+ non hanno disincentivato quello tradizionale. È un vantaggio per le nostre città”.
Abbiamo chiesto che ci sostengano come associazione - ha concluso Antei - abbiamo delle spese di affitto, l’organizzazione del Pride. Questo Pride ha portato solo oggi circa 60 mila euro di giro economico, direi che ci meritiamo una sede gratuita in questa città”.

Pietro Zampedroni

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