E' un gioco di prospettive interessanti quello che si sta sviluppando in questi giorni tra le mura del Comunale di Sanremo.
L'apertura dell'obiettivo varia in maniera radicale a seconda degli argomenti trattati. Il campo si fa particolarmente stretto in ottica della trasferta in casa del Ligorna, una partita che di fatto potrebbe certificare la permanenza in quarta serie dei matuziani, dall'altra mister Mattia Gori lancia apre anche lo sguardo ai prossimi mesi, forte delle belle sensazioni vissute dal suo arrivo in riviera.
Mister, partiamo dalla partita di domani. Sul campo è stata l'ennesima settimana complicata?
"Purtroppo si (con un sorriso amaro ndr), alleno da quando ho 18 anni e una situazione di questo tipo a livello di infermeria non mi era mai capitata. Continuiamo ad allenarci con 11-12 giocatori, in più avremo Pietrelli in regime di squalifica, ma tutti quanti abbiamo voglia di compiere l'ultimo passo per garantire alla Sanremese una nuova stagione in quarta serie".
Guardando sia le partite in presa diretta che gli highlights, la sensazione è che tu abbia messo da parte anche qualche convinzione tecnica personale pur di conseguire il risultato finale.
“Da quando abbiamo iniziato il girone di ritorno, l'unica priorità è stata la salvezza della Sanremese. In queste situazioni ci sono tre parole da tenere in considerazione: esercizio di realtà. Aggrapparsi alle proprie convinzioni, quando tante situazioni contingenti non te lo permettono, può rivelarsi terribilmente controproducente. Con l'Alba è stata una partita difficilissima, chiusa con 3 giocatori under in più rispetto a quanto chiesto dal regolamento, ma vincere. pur soffrendo, era fondamentale”.
Sulla foto del profilo whatsapp, a distanza di tanti mesi, c'è ancora la foto della presentazione insieme alla dirigenza.
“Per mia attitudine mi concentro h24 per la società in cui lavoro, ma devo ammettere che un ambiente come quello della Sanremese non l'avevo ancora trovato. Sono proprio umanamente contento di aver accettato la loro proposta: l'ambiente è sano, grazie soprattutto a persone dotate di qualità umane fuori dal comune. Lo stesso presidente Masu ha sempre abbinato grande comprensione e lucidità, sopratutto nei momenti più complessi: una vera rarità nel mondo del calcio. Del resto me ne ero reso conto fin dal primo colloquio. non hanno fatto nulla per indorare la pillola, anzi, hanno subito sottolineato le criticità, con estrema trasparenza. Ora stiamo vivendo anche logisticamente un momento difficile, ma con l'arrivo del nuovo centro sportivo, funzionale anche per il settore giovanile, e auspicando nel progetto "Arena Sanremo", la Sanremese avrà un polo extra lusso per la categoria”.
Con l'ambiente come si è sviluppato invece il rapporto?
“In maniera eccellente. Sono rimasto stupito dal livello di maturità di molti tifosi: del resto si arrivavano da più di 170 punti raccolti in due annate, ma ho sempre trovato una parola di conforto e di incitamento girando per la città. Fidatevi, è un atteggiamento tutt'altro che scontato”.
Tutto lascia presupporre un proseguimento del rapporto anche nella prossima stagione.
“Qui sono contento e sto bene. Ma nel rispetto dei ruoli determinate scelte spettano alla società. Come sempre ci siederemo a campionato concluso, ma credo vi siano tutte le basi per poter coltivare una prospettiva comune”.