Eventi - 12 aprile 2024, 18:48

Montalto, domenica la presentazione de 'La Massoneria nel Ponente Ligure'

L'opera, dell'avvocato Luca Fucini, verrà presentata alle 16 presso la Sala della Confraria

Domenica 14 Aprile alle ore 16, il Comune di Montalto ospita, nella Sala della Confraria, l’avv. Luca Fucini quale autore del saggio storico La Massoneria nel Ponente Ligure, edito da Antea Edizioni di Angelo Giudici, nella collana L’Arte Reale.

Con la nuova edizione ampliata della “Massoneria del Ponente Ligure – I Persistenti di Ventimiglia 1886”, l’autore si addentra nel background culturale massonico dello scrittore Italo Calvino che ha arricchito con la sua fervida fantasia la letteratura italiana della seconda metà del novecento, coniugando la rigorosa ricerca del linguaggio con le immagini profonde dell’inconscio.

Luca Fucini, appassionato storico locale, racconta: ”Calvino è l’esempio di una mirabile sintesi tra la ‘liguritudine’ del padre Mario, membro attivo della massoneria del Grande Oriente d’Italia, nato a Sanremo da una antica famiglia che si era installata nella zona collinare cittadina, denominata ‘punta di Francia’, sede per tradizione di rivoluzionari e liberi pensatori, e la tipica cultura sarda della madre Eva Mameli, sassarese.

Questo lavoro vuole illustrare i fatti e i personaggi, inseriti nel quadro storico-locale, che hanno marcato l’attività della Massoneria nel Ponente ligure, evidenziando gli elementi e le caratteristiche tipiche di quella parte di Liguria a confine con la Francia, che da sempre ha costituito un ponte di collegamento con le idee e la cultura d’Oltralpe.

La ricerca di un ponte di collaborazione e di pace tra Italia e Francia veniva sostenuto proprio da coloro che in quel momento vedevano lontano, consapevoli che sola una fraterna catena di unione tra i popoli può far prosperare l’Umanità.

I racconti calviniani, legati al suo background familiare, colorato dall’appartenenza del nonno, del padre e dello zio alla massoneria di fine ottocento - inizio novecento, e testimoniano proprio come la cultura libero-muratoria, fatta di simboli universali e di allegorie, da Ventimiglia a Imperia passando per Sanremo, abbia influenzato il pensiero e la creatività stessa del grande scrittore del novecento.

Così nel romanzo “Il Barone rampante” l’autore rivela apertamente la sua profonda conoscenza delle diverse ritualità che colorano il mondo liberomuratorio, utilizzando “le cazzuole, le squadre e i compassi” della liturgia massonica: “Intesi parlare di Cosimo come di un anziano fratello i cui rapporti con la Loggia non erano ben chiari e chi lo definiva ‘dormiente’ chi un eretico passato ad altro rito, chi addirittura un apostata; ma sempre con gran rispetto per la sua attività passata”.

E ancora: “Al ponte di Baragallo lasciavamo la carrozzabile che continuava verso la Madonna della Costa (là passavamo soltanto quando si andava a trovare lo zio Quirino detto Titin, nella casa ottocentesca dei Calvino che affiorava col vecchio intonaco rosa dalla nuvola grigia degli olivi in cima alla collina, dove erano state le fornaci di mattoni dei miei bisavoli), e si costeggiava il torrente.” (da La strada di San Giovanni).

Villa Terralba è ancora là, quella ‘casa ottocentesca’ che egli descriverà con “archi di volte che sembrano ponti”: quel luogo non solo ispirò Italo in numerosi racconti, ma costituì una fantastica palestra di allenamento dove egli forgiò i propri archetipi mentali.”

Al termine della presentazione ci sarà il concerto con il Duo Hermes: al piano forte, Marco Prevosto e al clarinetto, Valeria Lupi.

 

 

Angela Panzera