Il tavolo apistico riunito oggi presso la sede della Regione. alla presenza del vice presidente con delega all’Agricoltura Alessandro Piana e delle associazioni Alpa miele e Apiliguria, ha delineato le nuove strategie di valorizzazione del comparto, che conta circa 3000 apicoltori e 24mila alveari in tutta la Liguria. Affrontate diverse tematiche dal bando OCM (Organizzazione Comune di Mercato del Miele) di 252mila euro per l’anno apistico 2023-2024 sino ai fondi del CSR (Complemento Regionale per lo Sviluppo Rurale) 2023/2027 in cui per la prima volta è stata pensata una misura dedicata all’apicoltura. Grande interesse anche sulle azioni di contrasto alla vespa velutina in sinergia con l’Università di Torino (Progetto Life) e con i fondi del Programma OCM (collaborazione con il Crea), con cui sono finanziati studi appositi.
“Dopo il grande successo dello scorso anno apistico con 275mila euro finanziati tramite l’OCM miele anche oggi le richieste sono elevate – dice l’assessore Alessandro Piana a margine del tavolo - a testimonianza della dinamicità e rappresentatività del settore. Regione Liguria ha pertanto richiesto al Masaf ulteriori fondi che si assommano ai 50mila stanziati per la formazione, agli oltre 180mila euro per acquisti di materiale, attrezzature, ape regine e sciami e ai 20mila euro circa per la promozione. Un altro canale da aprire è quello del CSR per stanziare premi agli apicoltori che portino i propri alveari in zone di rilevanza ambientale (ad esempio Parchi, Natura 2000…) per valorizzare l’impollinazione e quindi tutelare la nostra straordinaria biodiversità”. Continuano intanto le azioni di lotta alla vespa velutina e gli interventi attivi finanziati dal 2019 dalla Regione Liguria con il Parco delle Alpi Liguri e la Protezione civile, che si avvale anche di privati adeguatamente formati .
“Sono in programma anche corsi per distruttori di nidi finanziati con il programma OCM in collaborazione con l’Università di Torino – conclude l’assessore Alessandro Piana – e sta riscontrando una evoluzione positiva la sperimentazione di arpe elettriche da mettere a protezione dell’alveare. Si tratta di apparecchiature semplici, alimentate spesso da piccoli pannelli fotovoltaici, che permettono il passaggio senza problemi delle api mentre bloccano la vespa velutina. Abbiamo già finanziato alcuni dispositivi per combattere la vespa velutina direttamente in campo; appurata l’efficienza del metodo li incrementeremo”.