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Attualità | 03 aprile 2024, 07:21

Il nuovo Codice della Strada ‘taglierà’ l’autovelox della discordia sull’Aurelia Bis?

Il nuovo (e discusso) limite a 70 chilometri frutta alla Provincia multe per 4 milioni di euro all’anno

L'autovelox sull'Aurelia Bis

L'autovelox sull'Aurelia Bis

Nella lettura delle norme inserite nel nuovo Codice della Strada varato qualche giorno fa dalla Camera il pensiero di molti è andato al tanto contestato autovelox installato sull’Aurelia Bis. Un limite di 70 chilometri orari contro i 90 stabiliti in principio per il tratto a doppia carreggiata, un sistema elettrico che sta fruttando alla Provincia multe per 4 milioni di euro all’anno.

Il nuovo Codice della Strada, infatti, prevede sulle strade extraurbane la possibilità di ricorrere all’installazione di autovelox solo se il limite di velocità imposto non viene ridotto di oltre 20 chilometri orari rispetto a quanto previsto per quel topo di strada e che ammonta a 110 chilometri orari per le extraurbane principali. Tutto lascerebbe pensare a un coinvolgimento dell’Aurelia Bis nel ‘taglio’ degli autovelox, ma non è così.

Il tratto di Aurelia Bis su cui insiste il limite di 70 chilometri orari è considerato centro abitato, così come stabilito nel 2018 del Comune di Sanremo per questioni di agevolazioni edilizie. Quindi, a tutti gli effetti, si tratta di una strada urbana (o, per meglio dire, di una strada considerata tale) e, quindi, deve sottostare alle norme previste per quel tipo di arteria. Motivo per cui il limite di 70 chilometri orari è legittimo, così come il sistema elettronico per il controllo della velocità.

A nulla sono valsi la battaglia della politica sanremese, gli ordini del giorno presentati dal consigliere di opposizione Andrea Artioli e le discussioni in commissione consiliare, contro un autovelox considerato da molti solamente un sistema per fare cassa. Tanto se ne parlò in consiglio comunale e nelle varie commissioni, ma l’estensione del centro abitato sino a valle Armea, in questo caso, si è rivelato un boomerang. Ora non resta che viaggiare con l’occhio sempre ben attento al contachilometri.

Pietro Zampedroni

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