Un premio per la sua dedizione alla carriera, per il suo impegno nella formazione attraverso l'Associazione Sommellerie Professionale Italiana, di cui è attualmente presidente onorario, e per i suoi innumerevoli premi e decorazioni in oltre 68 anni di lavoro è stato consegnato al bordigotto Piero Sattanino, miglior sommelier del mondo nel 1971, a Punta del Este in occasione della “Cumbre Global de Enoturismo Responsable”, andata in scena presso l’hotel Enjoy in Uruguay dal 19 al 21 marzo.
Il viceministro al Turismo Remo Monzeglio, socio HOSPES, ha, infatti, deciso di rendere omaggio alla vita straordinaria di Piero Sattanino, 'pionero de los sommelier', nel corso del summit sull'enoturismo responsabile, che ha riunito leader mondiali per promuovere pratiche responsabili, innovazione imprenditoriale, sinergie professionali e condividere le varie esperienze nell’implementazione di piani strategici e casi di successo, premiando le migliori pratiche nell’enoturismo responsabile. Per l'occasione erano presenti anche il ministro del Turismo Tabaré Viera e il direttore generale Roque Baudian del Ministero del Turismo.
Piero Sattanino è nato in provincia di Asti, in Piemonte, ed è cresciuto tra le vigne e nell'osteria dei nonni, imparando fin da piccolo l'arte di servire il vino. Studiò alla scuola alberghiera di Torino e poi iniziò il suo percorso internazionale in Francia. La sua curiosità lo ha portato, in seguito, in Inghilterra, Svizzera e Stati Uniti, assorbendone ogni cultura e tradizione. Tornato in Italia, Sattanino si è immerso nel mondo del vino, diventando uno degli ideatori e vicepresidenti della prima associazione italiana di sommelier, e successivamente, vicepresidente della prima associazione internazionale di sommelier, che attualmente conta 70 paesi membri. Piero fondò anche due alberghi, il Luxor a Torino nel 1961 e l'hotel Parigi a Bordighera nel 1967, nonché un rinomato ristorante, La Reserve, nel 1980. Il suo instancabile lavoro gli è valso il titolo di “Cavaliere” conferito dal Presidente della Repubblica. Inoltre, vinse il premio come miglior sommelier del mondo nel 1971. Dopo un periodo a New York come cameriere di prima classe e di grandi successi, nel 1973 apre insieme ad un suo amico chef il “Tavestin” a Torino. È proprio qui che viene introdotta per la prima volta una grande novità: servire il vino al calice, che gli consente di far provare ai suoi clienti il miglior abbinamento cibo-vino. A Punta del Este, nei giorni scorsi, è stata riconosciuta la professionalità e l'impegno di Piero, che dieci anni fa si era già recato in Uruguay per visitare alcune aziende vinicole di cui conosceva i vini. Piero Sattanino è un innovatore e la sua eredità di ambasciatore dei vini nazionali e internazionali continua a vivere.
La “Cumbre Global de Enoturismo Responsable” è una manifestazione di tutto rilievo per l’industria vinicola e turistica, organizzata da Omet (Organizzazione Mondiale dell’Enoturismo), che riconosce l’impatto ambientale delle attività enoturistiche e cerca di promuovere pratiche responsabili che preservino l’ambiente, il patrimonio culturale e le economie locali.