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| 27 marzo 2024, 17:38

Violenze a Villa Galeazza, i genitori dal pm Enrico Cinnella della Porta: "Non ci aspettavamo una situazione simile"

"Abbiamo esposto le carenze organizzative, il fatto che non abbiamo accesso ai criteri di assunzione degli operatori", spiegano i genitori dell'associazione Agefas

Violenze a Villa Galeazza, i genitori dal pm Enrico Cinnella della Porta: "Non ci aspettavamo una situazione simile"

Abbiamo soprattutto parlato delle carenze sul piano dell’organizzazione, il fatto, ad esempio, che come genitori non abbiamo accesso alle notizie per quanto riguarda i criteri di assunzione degli operatori della cooperativa”, spiegano i genitori dell'associazione Agefas, che riunisce i familiari, gli amici e i sostenitori dell’Isah, dopo l'incontro con il pm Enrico Cinnella della Porta, che coordina le indagini nei confronti degli otto operatori sociosanitari indagati per abuso di mezzi di correzione.

"Non possiamo far trapelare notizie, perché c'è un segreto investigativo, ma il sostituto procuratore è stato molto disponibile ad ascoltarci, ha sentito tutti e ha trattenuto alcuni genitori privatamente per approfondire. Dobbiamo ancora consultarci tra di noi per decidere una linea d’azione, i fatti sono sotto accertamento ci sono più fatti e più persone coinvolte", spiegano i genitori dei ragazzi ospiti di Villa Galeazza.

"Non ci aspettavamo una situazione simile, siamo caduti dal pero. Abbiamo parlato delle carenze sul piano dell’organizzazione, sono già elementi che avevamo sollevato in passato, nelle riunioni che periodicamente facciamo. Il fatto, ad esempio, che noi come genitori non abbiamo accesso alle notizie per quanto riguarda i criteri di assunzione degli operatori della cooperativa. Un fatto che, secondo noi, andrebbe riadeguato, perché non riusciamo a capire come mai gli operatori della cooperativa abbiano un ricambio così continuo e veloce. 

Abbiamo segnalato delle criticità nella gestione, il fatto che abbiamo poche notizie, non veniamo informati, non abbiamo accesso, non dico alle videoregistrazioni, ma a tanti fatti come i criteri di assunzione o quale tipo di monitoraggio viene fatto. Il materiale videoregistrato non è supervisionato, se non fosse avvenuto un fatto fortuito come la caduta accidentale di un ragazzo non ci sarebbe stato questo scoperchiamento di situazioni non adeguate. Noi ne siamo venuti a conoscenza dai giornali, questa è un'altra criticità.

Non abbiamo accesso alla dirigenza della fondazione né a quella della Jobel, in più ci chiediamo l’Asl come compie le sue valutazioni, l’Asl ha dovere di vigilanza, anche questo è un altro elemento sul piano delle criticità.

Dopo la privatizzazione come è cambiato il servizio offerto dall'Isah? "La difficoltà sta nella separazione tra il corpo della fondazione, la dirigenza della fondazione, e la mano operativa che è la cooperativa. La cooperativa agisce, ma non vuole essere controllata", concludono i genitori

Sara Balestra

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