Il passaggio perturbato di questa prima parte di settimana è arrivato al dunque. Sostanzialmente confermato quanto si era detto per le giornate di martedì e mercoledì.
Alla fine anche i due principali modelli meteorologici hanno trovato un equo compromesso. Se quello americano insisteva sulla giornata di martedì per la fase più intensa e quello europeo, invece, propendeva per mercoledì, per quanto riguarda la nostra regione si è arrivati a una via di mezzo.
La fase più intensa collegata al fronte vero e proprio si registrerà qualche ora più avanti dalla serata di oggi alla mattinata di domani per quanto concerne l'estremo Ponente Ligure. Nella giornata di domani il fronte traslerà rispettando in pieno quanto anticipato nei giorni scorsi e andando a colpire un'ampia area geografica che comprende il medio e alto Tirreno (un occhio particolare lo butterei sul grossetano) oltre a tutto il Levante Ligure partendo da Genova.
Per quanto riguarda l'emissione di stati di allerta mi attendo una allerta gialla dalle 12 in avanti di domani su tutto il Levante Ligure. Per quanto concerne l'Imperiese nello specifico a titolo cautelativo ci potrebbe stare (sempre gialla) con qualche ora di posticipo rispetto a quanto preventivato inizialmente partendo dalle 18:00 di stasera per arrivare alle 6:00 di domani.
Passato questo fronte sarà necessario prestare attenzione ai forti venti, soprattutto di libeccio che si faranno sentire.
La Pasqua è ancora lontana e in mezzo c'è anche una potente rimonta anticiclonica.
Tuttavia, anche se parliamo di carte oltre le 160 ore, la Liguria se la caverebbe al momento con disturbi marginali. Il maltempo vero e proprio della colomba o meglio della colombina per la giornata di Pasquetta interesserebbe l'estremo angolo di nord-ovest e le Alpi dove potrebbero verificarsi fenomeni davvero intensi (il modello americano persevera in una configurazione da allerta arancione) anche a carattere nevoso.
Siamo ovviamente ancora in una fase da sfera di cristallo, ma per quanto riguarda la rimonta anticiclonica non parlerei assolutamente di novità.
L'indesiderato padrone del bacino del Mediterraneo, ovvero l'anticiclone africano effettuerà una rapida risalita tornando a dettare legge soprattutto sul meridione dove le temperature si impenneranno raggiungendo valori tipicamente estivi.
In definitiva, a Pasqua un'Italia spaccata in due. Personalmente ricordo sempre che la presenza dell'anticiclone africano persiste da maggio 2022 quando assumendo la classica configurazione a Omega (da qui l'appellativo di gobbo perché questo mastodontico contenitore di aria calda sahariana ha la forma di un dromedario) dal maggio 2022, appunto, ha preso la residenza vicino al bel Paese.
In realtà non si è mai trasferito ma si è semplicemente preso ogni tanto qualche giorno di ferie abbassandosi semplicemente di latitudine e consentendo l'ingresso di saccature che sappiamo perfettamente cosa hanno comportato in termini di danni a causa del grande contrasto termico.
Insomma, l'estate è ancora lontana ma il protagonista assoluto della scena ci sta già ricordando che ci renderà la vita difficile