Si estende oltre i confini ponentini l’interesse per il destino della linea del filobus Taggia-Ventimiglia a seguito dei primi interventi di smantellamento da parte di Riviera Trasporti. Dopo l’ordine del giorno votato all’unanimità in consiglio comunale a Sanremo, l’argomento è arrivato anche all’attenzione del consiglio regionale con l’interrogazione presentata da Selena Candia (Lista Sansa).
“Abbiamo chiesto a Riviera Trasporti di comunicare la natura degli interventi che sta effettuando ed eventuali azioni per il mantenimento in essere - ha risposto l’assessore ai Trasporti, Augusto Sartori - sottolineando che ogni iniziativa deve essere intrapresa nel rispetto dell’incolumità pubblica e della sicurezza dei cittadini. Sull’impianto sono stati fatti ingenti investimenti in parte in autofinanziamento e in parte da Regione, ciò comporta che lo smantellamento sia subordinato alla preventiva autorizzazione della Regione”.
Sartori ha poi letto la comunicazione di Riviera Trasporti al Comune di Sanremo dello scorso 21 marzo con cui l’azienda ha, di fatto, motivato le ragioni dello smantellamento in atto: “La filovia di che trattasi, realizzata a partire dal 1940 e pervenuta alla società Riviera Trasporti nell'anno 1983, in esito alla fusione per incorporazione dell'allora Società Trasporti Elettrici Liguri di Sanremo, è infrastruttura destinata all'esercizio di trasporto pubblico, regolata da tutta la normativa applicabile alla materia. Tale infrastruttura, non è stata nel tempo oggetto di rilevanti interventi di rinnovamento o sostituzione tecnologica che avrebbero potuto garantirne la continuità operativa. In particolare i progetti di investimento pubblico relativi al rinnovamento e al potenziamento della filovia (omissis) non sono stati oggetto di finanziamento e la situazione economico-finanziaria di Riviera Trasporti S.p.A. non consente di ipotizzare interventi in proprio. Peraltro, il progressivo ammodernamento della rete viaria su cui la rete filoviaria insiste (con modifica di alcune intersezioni e l'inserimento di rotatorie) ha imposto l'interruzione della linea in corrispondenza di tali opere, non essendo gli Enti proprietari delle strade disponibili a farsi carico delle modifiche alla filovia, rese necessarie dalla modifica delle infrastrutture stradali. A fronte della situazione sopra descritta, Riviera Trasporti S.p.A. è stata costretta ad interrompere progressivamente l'esercizio della filovia, a partire dall'anno 2018, sino al suo definitivo arresto, nel corso del 2020. Allo scopo di assicurare la sicurezza e l'incolumità pubblica con riguardo all'impianto, evitandone il progressivo degrado, nell'ottobre 2023 Riviera Trasporti S.p.A. ha affidato alla società A2S.r.l. l'incarico di verificare lo stato dell'intera infrastruttura. L'analisi tecnica effettuata dalla società A2S.r.l. ha evidenziato l'opportunità di provvedere anzitutto alla rimozione della linea aerea, onde alleggerire il peso gravante sui tralicci, migliorandone la stabilità e la sicurezza e allo smantellamento dei tralicci ammalorati. Conseguentemente, Riviera Trasporti S.p.A. ha affidato, senza ritardo, alla società specializzata CTE - Costruzioni Tecno Elettriche S.p.A. l'incarico di rimuovere la linea aerea, proprio al fine di contribuire alla definitiva messa in sicurezza dei tralicci. Siffatta attività di rimozione sta procedendo e ancora procederà secondo la programmazione definita”.
“La filovia Taggia-Ventimiglia è stata giudicata dalla Regione come molto importante ed è nel piano regionale di mobilità e trasporti - ha detto Candia in risposta all’esposizione dell’assessore Sartori - ma dalle dichiarazioni dell’assessore sembra che sia partito lo smantellamento della linea aerea. La cosa ci preoccupa perché è un collegamento fondamentale in una zona che ha visto anche l’eliminazione di alcune stazioni. Avere un trasporto pubblico elettrico lungo la costa garantisce i collegamenti con mobilità sostenibile. Penso che sia prioritario salvaguardare l’infrastruttura e non provvedere al suo smantellamento. Mi sembra di capire che alla base ci siano motivi economici, anche se a livello europeo e nazionale sono stati stanziati dei fondi. È da finanziare e non da smantellare”.