Stop al progetto per la diga di Glori, in Valle Argentina. E’ arrivata questa mattina, nel corso del Consiglio provinciale ad Imperia, la conferma che il progetto è stato definitivamente annullato.
Nel corso dell’assise il Consigliere di opposizione, Cristian Quesada, aveva appena presentato un ordine del giorno, per chiedere di intervenire contro il progetto, quando il Presidente della Provincia Claudio Scajola ha confermato che dal Ministero hanno evidenziato come il progetto non si farà più. Sicuramente una soddisfazione per i molti paesi della Valle Argentina che, negli ultimi mesi hanno più volte protestato contro la presunta possibilità di costruire una diga nella zona di Glori.
“Durante la seduta del Consiglio Provinciale – evidenzia Quesada - ho presentato un Ordine del Giorno per chiedere lo stralcio del finanziamento relativo al progetto della Diga di Glori. Questo progetto, privo di senso storico e dannoso per le bellezze naturalistiche della Valle Argentina, avrebbe avuto conseguenze negative irreparabili. Questa vittoria è il risultato di anni di impegno e determinazione da parte delle associazioni locali, che hanno condotto una battaglia senza risparmiarsi. Grazie al loro costante lavoro, hanno portato alla luce le criticità geologiche e hanno sensibilizzato le istituzioni sulle minacce che questo progetto avrebbe comportato. Voglio esprimere la mia più profonda gratitudine alle associazioni che hanno guidato questa lotta, dimostrando un incredibile spirito di solidarietà e determinazione. Sono stati veri e propri custodi del nostro territorio, difendendo le sue bellezze naturali e la sua storia con coraggio e dedizione. Desidero inoltre riconoscere il merito al Sindaco di Badalucco, Orengo, per il suo coraggio nel contrastare questo progetto dannoso. Questa vittoria dimostra che quando la comunità si unisce, può ottenere risultati straordinari. Continueremo a vigilare e a difendere il nostro territorio da progetti che non portano alcun beneficio e che rischiano di compromettere il nostro patrimonio naturale e storico”.