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Politica | 23 marzo 2024, 07:14

'Arena Sanremo', Pian di Poma e Villa Helios: il presidente della Sanremese non le manda a dire a palazzo Bellevue

Il numero uno di viale Mazzini torna sui progetti da lui presentati e, a suo modo di vedere, bloccati dal Comune

'Arena Sanremo', Pian di Poma e Villa Helios: il presidente della Sanremese non le manda a dire a palazzo Bellevue

Il presidente della Sanremese, Alessandro Masu, torna alla carica nei confronti del Comune matuziano, sia in relazione al progetto dell’Arena Sanremo (il nuovo stadio di viale Mazzini) che, soprattutto, i lavori in corso di svolgimento attorno ai campi di calcio a Pian di Poma.

“Premetto che non voglio fare ulteriore polemica – ha detto – anche perché il mio pensiero sull’Amministrazione per il progetto stadio è assolutamente chiaro. Ad oggi non abbiamo avuto nessun tipo di risposta sull’interesse pubblico, su un iter amministrativo talmente semplice, veloce e concreto che ci lascia perplessi. In questo modo Sanremo rischia di perdere la possibilità di riqualificare non solo lo stadio, ma l’intera zona di San Martino. Non so quali siano i motivi dietro questa mancata risposta e quella che considero anche una mancanza di rispetto. Dopo aver presentato un project da oltre 100 milioni di euro, forse un briciolo di considerazione me la sarei aspettata. Probabilmente l’iniziativa non è gradita e, se l’avesse proposta qualcun altro lo sarebbe stato”.

Masu, però, punta decisamente l’indice verso il settore calcistico di Pian di Poma: “Non bisogna dimenticare che è stata la Sanremese a proporre un progetto che sarebbe stato pagato da noi. A luglio 2022, lo ricordo benissimo, al Roof del Casinò abbiamo presentato il ‘Sanremese next level’, ovvero portare la squadra tra i professionisti entro il 2027 con una serie di puntualizzazioni, in particolare nelle strutture. Abbiamo presentato all’Amministrazione il progetto con il quale la Sanremese voleva fare il restyling di Pian di Poma, tra campo, spogliatoi e tribuna. Ai tempi si ventilava l’ipotesi di acquisizione (poi avvenuta) di Villa Helios. Ai tempi il sindaco mi ha richiamato, proponendomi di farlo insieme tra pubblico e privato, attendendo i fondi del Pnrr. Mi è stato proposto, come Sanremese, per completare l’opera ed abbiamo partecipato alla riunione con i progettisti decidendo di rifare il manto dei due campi, recinzione, luci e spogliatoi. Quindi noi, come società, avremmo pensato a costruire la tribuna”.

Cosa è successo dopo? “Che non siamo mai stati menzionati – risponde Masu – e si sono presi i meriti del progetto senza evidenziare che l’idea era però la nostra. Dopo le rassicurazioni del sindaco sto ancora aspettando di fare la conferenza stampa congiunta per presentare il progetto della parte calcio della cittadella dello sport. Noi rivendichiamo l’idea del progetto e anche il fatto che, magari, un domani dopo la fine dei lavori, qualcun altro prenda in gestione gli impianti. E ricordo bene di essermi fatto carico di un debito delle precedenti gestioni, sperando in una concessione dell’impianto. Ora il 30 giugno la stessa scade e, pur partecipando al futuro bando pubblico, c’è il rischio di trovarci altri a gestire l’area”.

Nel frattempo è venuto anche alla luce il progetto Villa Helios: “Non è un segreto che abbiamo acquisito la vecchia clinica e, anche in questo caso, il progetto di riqualificazione, con una nuova clinica, parcheggi, verde e altro, non viene preso in considerazione. Abbiamo fatto una prima richiesta di Conferenza dei Servizi preliminare. In pratica abbiamo presentato un progetto di massima, chiedendo al comune se può andare bene e, quindi, passare a quello definitivo. Abbiamo già tutti i pareri favorevoli di Demanio e Soprintendenza. Dall’Urbanistica, invece, ci hanno chiesto una serie di oneri di urbanizzazione astronomici e, quindi, siamo nuovamente bloccati. Ad oggi quell’immobile fatiscente sarebbe già stato demolito, c’erano già le fondamenta e si poteva iniziare a fare l’intero restyling di una zona che è in forte degrado. Ora faremo la domanda con una procedura diversa e sulla base della ‘Rigenerazione Urbana’. In pratica prevederemo anche un convitto per gli atleti, una sorta di ‘college’, pur riproponendo la clinica ma con dei servizi in più”.

Carlo Alessi

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