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Economia | 21 marzo 2024, 07:00

Pagamenti elettronici: quanti italiani li utilizzano?

Si è soliti affermare come gli italiani siano particolarmente conservatori, poco avvezzi al cambiamento e alle novità

Pagamenti elettronici: quanti italiani li utilizzano?

Si è soliti affermare come gli italiani siano particolarmente conservatori, poco avvezzi al cambiamento e alle novità. Un’affermazione solo in parte veritiera, dato che i cittadini del Belpaese, in particolar modo negli ultimi anni, hanno mostrato una forte attitudine al cambiamento e alle novità, comprendendo, appieno, quanto il progresso tecnologico sia stato utile per migliorare la propria quotidianità.

Un esempio lampante, in tal senso, è offerto dai pagamenti elettronici, che sono cresciuti significativamente nel nostro paese negli ultimi anni, riflettendo un notevole cambiamento nelle abitudini di pagamento degli italiani. L’adozione di metodi di pagamento digitali è diventata sempre più diffusa, certificata da alcuni dati che mettono in evidenza come in Italia sia in atto una vera e propria rivoluzione digitale.

Gli strumenti elettronici di pagamento hanno cambiato le abitudini dei consumatori del Belpaese

In base a un recente rapporto stilato da Banca d’Italia, il 70% dei cittadini italiani ricorre ai pagamenti elettronici regolarmente: dalle carte di debito alle prepagate, passando per le carte di credito e i trasferimenti bancari, l’Italia è stata una delle nazioni europee che ha fatto registrare la maggior crescita in questo ambito. Certo, è inutile negare come la tecnologia e l’avvento di servizi finanziari digitali studiati su misura per ogni singolo soggetto, come ad esempio i pagamenti dilazionati online e in negozio, siano stati di forte stimolo per una fetta consistente di nostri connazionali.

E l’ampia diffusione degli smartphone, che ha fatto il paio con una maggior semplicità nel connettersi alla grande rete telematica, hanno avvicinato ulteriormente i consumatori nostrani al mondo dei pagamenti elettronici, capaci di cogliere i grandi “plus” che sono in grado di offrire. I pagamenti digitali, infatti, consentono agli utenti di effettuare operazioni commerciali in modo rapido e sicuro, eliminando la necessità di utilizzare denaro contante e assegni.

È altrettanto innegabile come un periodo storico particolarmente complesso del recente passato, ovvero la pandemia, abbia accelerato ulteriormente un processo già in corso da almeno vent’anni a questa parte, avvicinando al mondo dei pagamenti elettronici anche i soggetti più restii all’utilizzo dei medesimi. Molti italiani hanno iniziato a familiarizzare con i sistemi di pagamenti elettronici e a utilizzarli anche per l’acquisto di beni di prima necessità, come i generi alimentari, abbigliamento e servizi di consegna a domicilio.

Strumenti elettronici di pagamento, benefici sia per i consumatori che per le imprese

La diffusione dei servizi elettronici di pagamento si è rivelata “benefica” sia per i consumatori che per le aziende. Queste ultime, infatti, ottengono maggior efficienza e sicurezza dal loro utilizzo. Basti pensare, ad esempio, alla sensibile riduzione del rischio di frodi, oltre che la semplificazione dei processi contabili e amministrativi. L’integrazione di sistemi di pagamento elettronici nei punti vendita e online, inoltre, consente alle imprese di poter ampliare il proprio mercato, acquisendo un target di clientela che predilige ricorrere ai pagamenti digitali.

Questi ultimi consentono agli utenti di poter effettuare pagamenti con maggior sicurezza e comodità, oltre a disporre della tracciabilità delle operazioni effettuate: l’accesso a sistemi di pagamento come - citando i più famosi - Google Play, Apple Pay o Paypal, consente di effettuare transazioni commerciali con un semplice tocco, rendendo l’esperienza d’acquisto decisamente semplice e snella.

Se è pur vero, come dimostrato dai dati citati nella prima parte dell’articolo, che la diffusione dei sistemi di pagamento è diventato capillare in quasi tutto il nostro paese, è altrettanto innegabile come debbano essere compiuti ulteriori progressi normativi per arrivare a una loro diffusione prossima alla soglia del 100%. È importante, ad esempio, che vengano adottate rigorose norme atte a prevenire le frodi e violazioni della sicurezza, anche se le stesse sono decisamente diminuite rispetto a qualche lustro fa.

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