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Economia | 20 marzo 2024, 07:00

I detentori a lungo termine stanno iniziando a vendere. E il prezzo di Bitcoin cala in modo drastico

Dopo aver raggiunto il suo massimo storico, il valore della principale criptovaluta è sceso in modo repentino. Cerchiamo di capire perché e che cosa succederà nelle settimane a venire.

I detentori a lungo termine stanno iniziando a vendere. E il prezzo di Bitcoin cala in modo drastico

I possessori di Bitcoin che in precedenza avevano dimostrato di sapere resistere alle tentazioni, adesso stanno iniziando a vendere. Questo passaggio non è esattamente una sorpresa: con l'aumento del prezzo di BTC, infatti, una certa percentuale di detentori è propensa a vendere i propri asset per realizzare un profitto.

Analizzando i vari movimenti di Bitcoin, possiamo osservare come la percentuale di BTC che non sono stati spostati da almeno un anno abbia raggiunto un picco di poco oltre il 70% tra novembre 2023 e la fine di gennaio 2024.

Se nessun detentore di Bitcoin fosse disposto a vendere i propri asset ai livelli di prezzo attuali, il prezzo dovrebbe continuare a salire in modo aggressivo, almeno fino a quando la nuova domanda netta dagli ETF Spot non trovasse un prezzo di compensazione sul mercato.

Allarghiamo il campo visivo e guardiamo questa stessa metrica nel tempo.

Si può notare come una tendenza simile sia accaduta nel 2013, nel 2017 e nel 2020. I detentori hanno iniziato a vendere i loro Bitcoin all'inizio del mercato rialzista e la vendita ha continuato ad accelerare man mano che il mercato vedeva aumentare i prezzi nel tempo.

Dal punto di vista tecnico, questo grafico mostra l'attività relativa a Bitcoin, il che significa che i possessori potrebbero anche utilizzarli per effettuare transazioni ma, ai fini della nostra analisi, considereremo queste operazioni comunque come vendite. Indipendentemente dal motivo per cui si utilizzano i Bitcoin - che sia per ottenere USD, acquistare un prodotto o pagare un servizio - gli investitori si stanno comunque “liberando” della propria criptovaluta.

Quindi un importante risultato derivante da questa metrica è che il mercato rialzista è sicuramente iniziato. Una piccola percentuale di Bitcoin (< 5%) che in precedenza era dormiente ora si sta muovendo. Il motivo è semplice. L'aumento del prezzo del 60% dall'inizio del 2024 e l'incremento del 140% nell'ultimo anno hanno convinto alcuni detentori a separarsi dai loro BTC.

Questa tendenza è confermata anche guardando la percentuale di Bitcoin che non si sono mossi negli ultimi 2 anni. Abbiamo visto un picco di questa metrica anche nel gennaio 2024.

Vediamo la stessa cosa quando guardiamo alla variazione netta dell'offerta a 30 giorni per i detentori a lungo termine di Bitcoin. Le forti riduzioni in rosso sono iniziate nel 2013, nel 2017 e nel 2020.

Sembra che saremo in grado di aggiungere "2024" a quella lista entro la fine dell'anno. La buona notizia? La rete Bitcoin non è affatto influenzata dai movimenti inattivi degli asset. E infatti abbiamo assistito a un aumento esponenziale del tasso di hash e raggiunto un nuovo massimo storico proprio nella notte scorsa.

È degno di nota, poi, che il numero di transazioni effettuate con successo sulla rete Bitcoin abbia subito un cambiamento a gradini negli ultimi circa 18 mesi.

Il mercato ci sta mostrando che i detentori di Bitcoin “meno convinti” hanno trovato la loro soglia di tolleranza intorno ai $70.000. E hanno venduto, perché ne avevano bisogno o semplicemente perché ritenevano che il prezzo di quel momento fosse più che sufficiente. La maggior parte dei possessori di BTC, specialmente coloro che li detengono da almeno un anno, non è ancora convinta che il prezzo sia abbastanza alto per convincerli a separarsi dalla propria criptovaluta preferita.

Come avvenuto in cicli passati, questo scenario cambierà inesorabilmente nei prossimi mesi o anni. Tuttavia, per determinare il prezzo di compensazione, il valore di Bitcoin dovrà continuare a crescere.

L’alternativa ecologica e sostenibile a Bitcoin

Dopo aver incassato i rendimenti della vendita di Bitcoin, diversi trader ne hanno indirizzati una parte verso una altcoin che ha appena raccolto un bel gruzzolo di oltre $6 milioni durante la sua prevendita. Stiamo parlando di Green Bitcoin, un token ERC-20 che presenta un innovativo nuovo modello di staking basato sulle previsioni.

GBTC ha un tetto massimo di 21 milioni di token, il che lo rende altrettanto scarso quanto il suo modello di ispirazione: Bitcoin. Tuttavia, qui terminano le analogie. L'uso da parte di GBTC della blockchain proof-of-stake (PoS) di Ethereum - rispetto al proof-of-work di BTC, decisamente più esigente in termini di consumi di energia - lo rende più sostenibile ed ecologico.

Inoltre, il modello di staking predict-to-earn permette agli utenti di ottenere elevate ricompense se riescono a prevedere correttamente il prezzo futuro di Bitcoin. Gli investitori possono fare previsioni giornaliere e anche mettere in staking i propri token fino a sei mesi, così da ottenere ricompense ancora più consistenti.

Il sistema di staking è una parte fondamentale della tokenomica di Green Bitcoin. Lo staking riduce l'offerta circolante di $GBTC, contribuendo a guidare il prezzo nel lungo periodo. Allo stato attuale il token vale $1,0682, con il prezzo che però è destinato a salire tra pochi giorni. Ad ogni modo, la prevendita proseguirà ancora per alcune settimane e il token potrebbe subire un repentino aumento di valore prima della sua quotazione sugli exchange.

Vai alla prevendita di Green Bitcoin

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