La Cisl Imperia esprime seria preoccupazione per la situazione generata dall’invio da parte di Rivieracqua di bollette con ricalcoli dei consumi dal 2022 a tutto il 2023 ad una tariffazione più alta per privati cittadini ed aziende.
“In questi giorni si stanno presentando presso le nostre sedi sindacali tante persone con bollette “salate” che ci chiedono aiuto per difficoltà nell’assolvere al loro pagamento e per la percezione di subire un’ingiustizia. – così Antonietta Pistocco, segretaria provinciale Cisl Imperia - Con l’Adiconsum, associazione che difende i diritti dei consumatori presente con i suoi sportelli presso le sedi Cisl, e con i nostri avvocati cercheremo di esperire tutto quanto è possibile per affrontare questa che è una vera e propria emergenza, dettata da una scelta ingiustificata e inaspettata di Rivieracqua".
"Chiediamo alle Istituzioni, prosegue Pistocco, in primis al Presidente della Provincia di Imperia, nonché Commissario ad acta per l’A.T.O. Idrico Ovest di intervenire perché la decisione di aumentare retroattivamente le tariffe venga ritirata. Gli aumenti e ancor di più la retroattività degli stessi non si giustificano con un servizio idrico efficiente: la manutenzione è stata praticamente inesistente per anni. Forse i cittadini devono chiedere i danni per il mancato adeguamento della rete idrica, che è un colabrodo? Non si può sempre penalizzare il tessuto socio-economico della nostra provincia, le imprese che già faticano a rimanere concorrenziali sul mercato per un isolamento infrastrutturale del nostro territorio, le tante famiglie che vivono e sopravvivono con un lavoro stagionale, precario, part time, a chiamata, flessibile, o i nostri anziani che spesso hanno pensioni debolissime. L’acqua è un bene primario e non può essere oggetto di speculazioni da parte di nessuno.”