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Eventi | 19 marzo 2024, 10:32

Sanremo, il critico Paolo Mereghetti ospite del liceo 'Cassini' a Villa Magnolie (foto)

L’incontro è avvenuto con la presenza dell’associazione per il cinema ESPRIT ed ha avuto la partecipazione sia dei docenti che degli studenti

Sanremo, il critico Paolo Mereghetti ospite del liceo 'Cassini' a Villa Magnolie (foto)

Con grande piacere è stato accolto a Villa Magnolie, succursale del Liceo G.D. Cassini, nel pomeriggio di giovedì 14 marzo l’eminente critico cinematografico Paolo Mereghetti. L’incontro è avvenuto con la presenza dell’associazione per il cinema ESPRIT ed ha avuto la partecipazione sia dei docenti che degli studenti. Il Liceo Cassini non è nuovo ad attività legate al mondo del cinema, infatti lo scorso anno aveva tenuto, con l’avallo dal Ministero dell’istruzione e di quello della cultura, un corso di alfabetizzazione cinematografica rivolto agli alunni (il CIPS).Dopo le presentazioni da parte della professoressa Stefania Sandra, il critico è stato intervistato dalle due giovani liceali Olga Gironi e Melania Pappatico.

L’intervista si è inizialmente concentrata sulla formazione scolastica dell’ospite, il quale ha ricordato i suoi studi filosofici sottolineando come questi abbiano avuto una radicale influenza sul proprio approccio di disamina critica. Quindi le ragazze hanno chiesto quali fossero stati i presupposti che lo hanno portato a scegliere la critica cinematografica come carriera. Mereghetti ha spiegato come già a partire dall’infanzia aveva iniziato a coltivare un sentito interesse nei riguardi della settima arte, attraverso le letture giovanili si è poi avvicinato al mondo della critica, che troverà fondamentale per comprendere gli aspetti più complessi della comunicazione audiovisiva e culturale. Si conclude introducendo il difficile rapporto del cinema italiano con “i suoi pubblici”, tematica chiave dell’incontro.

Il cinema italiano non funziona, o almeno non come dovrebbe, questo è ciò che si può estrapolare dalla lezione del Maestro ( come lui ama definirsi ) che, da buon critico, è stato schiettamente onesto e cinico nel tratteggiare pregi e difetti del mercato cinematografico italiano. La prima constatazione dell’esperto è che il cinema italiano fatica ad espandersi all’estero e che il prodotto italiano non è accattivante sui mercati stranieri. Le difficoltà però sono anche interne, infatti i problemi sono legati ad un mercato in mutamento che genera dubbi e sorprese. A dispetto del passato oggi il settore audiovisivo è governato dalle emittenti televisive, oltre a ciò la sperimentazione rispetto a mercati limitrofi è scarsa ed il cinema italiano si è adagiato sul modello del “volto noto” che per una stagione cinematografica, più o meno breve, monopolizza i palinsesti fino all’inevitabile perdita di appeal. La summa esemplificante di tale situazione furono i “cinepanettoni”, ovvero la commedia bonaria che da anni è la ricetta prediletta per il palato del pubblico natalizio nostrano. Di recente però abbiamo assistito ad un’eccezione nell’andamento delle vendite che ha stupito il settore ed il simbolo di ciò è indubbiamente “C’è ancora domani”. Il successo del film della Cortellesi, che si è portato a casa più di 36 milioni di euro, è razionalmente spiegabile da una serie di fattori: il tema affrontato, la condizione femminile, è di grande attualità ed il genere del film, ossia il dramma storico “true”, è fortemente apprezzato al giorno d’oggi, inoltre lo stile in bianco e nero dell’opera attira l’occhio in un mercato forse visivamente troppo edulcorato. Un successo nazionale irripetibile? Probabile; fatto sta che il fenomeno Cortellesi va ad inserirsi in un contesto più grande di rinascimento qualitativo della scelta popolare, come dimostra anche il successo economico del rappresentante italiano all’ultima edizione degli Oscar, lo struggente “Io, Capitano” di Matteo Garrone.

Sembrerebbe che un nuovo brillante panorama abbia preso vita durante l’epoca post-pandemia nel settore del cinema italiano, infatti il pubblico, forse riformato nei gusti, ha prediletto, rispetto al passato, opere di maggior spessore qualitativo e meno commerciali in questo 2023. Il volto di questo nuovo assetto sono stati i grandi film di successo che hanno guidato la recente stagione cinematografica, tra i quali il già citato C’è ancora domani, Perfect Days, Past Lives e Anatomia di una caduta. Tutti film che alla loro uscita hanno accompagnato e/o seguito l’enorme successo di Oppenheimer, film che ha stupito sia a livello internazionale (953.8 milioni di USD) sia su suolo italiano (28 milioni EUR) e che col senno di poi è stato il premonitore dell’aria che tira oggi. Analizzando nel dettaglio le pellicole sopracitate, Perfect Days, diretto da Wim Wenders, è un film dalla trama particolare e sicuramente atipica, per tutta l’opera infatti seguiamo le quotidiane vicende di un uomo che passa le giornate come addetto alla manutenzione dei servizi pubblici di Tokyo.Una finestra su un mondo intimo ma lontano che si sviluppa in un silenzio coinvolgente, il quale nonostante un’impronta fortemente autoriale si è aggiudicata 5.4 milioni euro nel Belpaese. Per quanto riguarda Past Lives, film coreano di Celine Song, si parla invece di circa 3 milioni; la pellicola segue la vicenda di due amici che provano sentimenti inconfessati l’uno per l’altra, i quali dopo aver trascorso l’infanzia insieme prendono strade separate, il fulcro narrativo è il loro incontro 24 anni dopo a New York, dove in un toccante avvicendarsi di emozioni prende vita un sentito dramma romantico. Arriviamo ora al francese Anatomia di una caduta, per la regia di JustineTriet, vincitore della Palma d’oro a Cannes, che ha ottenuto 1.5 milioni di euro sul mercato italiano. Si tratta di un’intrigante thriller europeo che vede al centro dell’attenzione la misteriosa morte, per l’appunto in una “caduta”, del marito della protagonista, interpretata da Sandra Hüller, accusata del terribile misfatto e processata in tribunale.

L’esperto ha così descritto la situazione del mercato cinematografico nel nostro paese, che superata la crisi dovuta alla pandemia si è rimesso in piedi in una nuova forma nata dal desiderio e dalla curiosità del pubblico nei confronti di pellicole più originali e reali. Solo il tempo ci dirà se questa sia una breve stagione destinata a concludersi nel prossimo futuro o un nuovo volto per il settore.

 

C.S.

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