Politica - 19 marzo 2024, 16:24

Sanremo: bollette dell'acqua alle stelle, Donato Di Ponziano "Rivieracqua è una 'corazzata Potemkin’... in secca"

“Ma vogliamo veramente che anche l’utilizzo dell’acqua diventi un elemento distintivo della classe sociale e quindi delle disponibilità economiche? Sconcertante è dire poco"

“Che l’acqua, la semplice acqua, il bene primario per la nostra esistenza, stiamo parlando di qualcosa che non ha costi di produzione perché è la natura che la mette a nostra disposizione, possa essere gestita seguendo le logiche universali del business, è cosa veramente vergognosa. Da il senso di quanto sia scappata di mano la gestione di un nostro bene così prezioso”.

Sono le parole di Donato Di Ponziano, che fa parte di ‘Andiamo!’ e che interviene dopo le molte dichiarazioni in merito. “Ma vogliamo veramente che anche l’utilizzo dell’acqua diventi un elemento distintivo della classe sociale e quindi delle disponibilità economiche? Sconcertante è dire poco. Ci siamo abituati controvoglia al fatto che le bollette del gas, della luce, del telefono diventassero elementi vessatori troppo spesso a discapito dell’economia famigliare, ma che pure quelle dell’acqua, della semplice acqua, potessero addirittura mettere in discussione la sopravvivenza di un’attività commerciale, non si può sentire”.

“Che una ‘mala gestio’ come quella che ha caratterizzato buona parte della storia di Rivieracqua, la società pubblica che gestisce oggi il nostro acquedotto, che oggi qualche ‘benpensante’ nostrano vorrebbe pure privatizzare,  debba ricadere sui portafogli dei cittadini sanremesi, merita quantomeno una levata di scudi. In verità basterebbe chiedere conto a chi negli anni ha portato la società con i suoi debiti ed i suoi disservizi a diventare uno zaino pesantissimo per le nostre spalle. Si dovrebbe iniziare quindi a ‘depennare’ per sempre i nomi di coloro che hanno condotto questa 'corazzata Potemkin’ nelle secche dell’inefficienza, e come sarebbe bello che come fu per la voce dei marinai della nave ammiraglia della flotta russa, si alzasse quella dei dipendenti della società insieme a tutta la città”.

Redazione