Il prossimo giugno, gli amanti della letteratura classica avranno un appuntamento imperdibile con il nuovo libro di Francesca Sensini, "Afrodite Viaggia Leggera: Sulle Rotte dell'Amore". In questo viaggio attraverso le tappe del culto di Afrodite nel mondo antico, partendo da Troia e arrivando fino a Ischia, l’autrice esplora l’influenza di questo mito sulla società euro-mediterranea.
La scrittrice Francesca Sensini, laureata in lettere classiche e insegnante in Francia, il 9 Marzo a villa Nobel partendo dalla sua ultima pubblicazione, “La trama di Elena”, ha tenuto una lezione sulla rilevanza delle donne nella storia e nel mito, condividendo il suo amore per la Grecia e per il suo patrimonio mitico, attraverso un'analisi delle figure femminili nell'antichità. Frequentemente nel corso della sua carriera si è occupata di rivalutare il ruolo delle donne, troppo spesso considerate mere comparse nelle epiche greche omeriche, anche a causa dell’impostazione patriarcale e gerarchizzata che sappiamo caratterizzava la società dei poemi omerici.
Attraverso due episodi chiave, tratti rispettivamente dall'Odissea e dall'Iliade, la Sensini mette in luce la fondamentale importanza della dimensione femminile nel mondo omerico. Nell'Odissea, per esempio, Penelope rappresenta la forza e la determinazione della donna in una società dominata dalla guerra, che esprime il suo dolore in un pianto che vale più’ di mille versi, ma viene zittita e richiamata ai suoi impegni femminili addirittura dal figlio Telemaco. Nell'Iliade, Andromaca sfida apertamente il modello patriarcale, invitando il marito Ettore a riconsiderare il suo ruolo nella società guerriera che incarna, chiedendogli di ritirarsi dal combattimento, di essere in qualche modo vigliacco per salvare l’integrità familiare. In entrambi i casi i personaggi femminili intervengono nella storia come “soggetto imprevisto”, come ripetuto diverse volte dalla stessa autrice, fornendo una critica alla guerra e vedendo nel femminile un’alternativa alla società guerriera.
La Sensini sottolinea soprattutto il ruolo eloquente delle donne, nonostante il contesto culturale che tendeva a relegarle in una posizione subordinata, che impongono le proprie parole a costo di risultare fastidiose ed essere zittite, impadronendosi del μύθος, la parola cantata, limitata al genere maschile. Elena, soggetto del libro, più di tutte e’ elogiata per le sue capacità oratorie, tanto da diventare, a parere dell’autrice, alter-ego dello stesso Omero, in particolare quand i dalle mura di Troia descrive e racconta al vecchio re la forza e le imprese degli eroi achei.
L’intervento di Francesca Sensini , accompagnato da intermezzi musicali dell’orchestra dell’ Istituto Colombo di Sanremo, ha offerto una nuova prospettiva sulla storia attraverso il mito, mettendo in risalto il ruolo delle donne e invitando il pubblico a riflettere sulle narrazioni di una società fondata sulla guerra e sulla violenza maschile.