"Per quanto riguarda le dipendenze, soprattutto nei più giovani, la pandemia è stata un punto di non ritorno", a dirlo è il dottor Marco Mollica, direttore del Dipartimento di salute mentale e dipendenze dell’Asl 1. “Si è registrato un incremento delle dipendenze da vecchie e nuove sostanze, ma anche di dipendenze comportamentali (ludopatia, disturbi del comportamento alimentare e dipendenze digitali) -sottolinea Mollica –. I disturbi del comportamento alimentare, ad esempio, hanno visto un incremento di un terzo.
La provincia di Imperia conta 220 mila abitanti, i serD (servizi di dipendenze, che hanno sede a Imperia, Bordighera, Sanremo e Bussana) hanno in carico circa 4 mila pazienti, 400 nell’unità operativa di alcologia. Il 20 per cento sono pazienti giovani, tra i 18 e i 25 anni.
"In assoluto -prosegue Marco Mollica - i giovani sono coloro che hanno più risentito dei postumi della pandemia. Abbiamo notato un abbassamento dell’età di esordio nell’uso di sostanze, scesa da quella della scuola superiore a quella della scuola media”.
La modalità di assunzione di sostanze o alcolici è quella del “binge”: “È come un’abbuffata, si ha la tendenza ad abusare di sostante in modo massiccio, anche se sporadico, questo avviene in particolar modo con gli alcolici".
Per quanto riguarda il tipo di sostanze quelle maggiormente diffuse sono le droghe sintetiche o prodotti utilizzati nella farmacopea come anestetici, ad esempio ketamine o fentanyl: “Le sostanze di sintesi sono diffusissime - dice il dottor Mollica - facilmente reperibili, non si riescono a classificare perché ne vengono prodotte sempre di nuove. Inducono lo ‘sballo’, provocano delle vere e proprie intossicazioni con allucinazioni, deliri, disorganizzazione del comportamento, disturbi del sonno, gli stessi sintomi della schizofrenia. Ketamine o fentanyl portano a uno stato dissociativo, a un’esperienza di depersonalizzazione. Una delle ricadute in termini di salute pubblica riguarda l’incremento del numero di incedenti stradali, seconda causa di morte nell’adolescenza. Inoltre, si è riscontrato che l’esordio delle psicosi in età giovanile coincide con l’abuso di sostanze”.
Nella lotta contro le dipendenze ha importanza prioritaria la prevenzione: “Serve una risposta uniforme su tutto il territorio nazionale, con attività di peer education e informazione consapevole, soprattutto nelle scuole”, conclude Mollica.