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Attualità | 16 marzo 2024, 07:11

Hanbury’s Blue&Green: museo esperienziale interattivo, kitchen garden e attività outdoor nei giardini botanici di Ventimiglia (Foto e video)

Previste anche la rinaturalizzazione del vallone del rio Sorba e della spiaggia di Capo Mortola, la tutela della prateria di Posidonia e attività di controllo di habitat e specie protette

Hanbury’s Blue&Green: museo esperienziale interattivo, kitchen garden e attività outdoor nei giardini botanici di Ventimiglia (Foto e video)

Museo esperienziale interattivo, kitchen garden, visite guidate in snorkeling e canoa, rinaturalizzazione del vallone del rio Sorba e della spiaggia di Capo Mortola, tutela della prateria di Posidonia e attività di controllo di habitat e specie protette sono alcuni degli interventi previsti dal progetto Hanbury’s Blue&Green illustrato ieri, nella sala dei Camini del Palazzo Hanbury nei Giardini Botanici Hanbury a La Mortola, frazione di Ventimiglia.

 

Il progetto, coordinato dall’Università di Genova e finanziato dalla Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando “Simbiosi - Insieme alla natura per il futuro del pianeta”, prevede la riqualificazione di aree e habitat degradati mediante tecniche di habitat restoration sia di prevenzione che limitazione delle pressioni esistenti. Il progetto vede, infatti, il coinvolgimento di soggetti rappresentativi del mondo accademico (Università di Genova e Università di Torino, Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari), l’ente territoriale competente (Comune di Ventimiglia), soggetti specializzati nella comunicazione e nella cooperazione territoriale (Agenzia di sviluppo LAMORO), operatori impegnati direttamente in attività di fruizione e valorizzazione dei valori ambientali e culturali terrestri (Società Cooperativa OMNIA) e marini (Associazione Sportiva Pianeta Blu).

Il progetto Hanbury’s Blue&Green promuove l’importanza di una gestione integrata che tuteli e valorizzi il patrimonio culturale e naturale dell’Area Protetta Regionale dei Giardini Botanici Hanbury comprensiva dell’area di tutela marina di Capo Mortola e delle zone speciali di conservazione “Capo Mortola” e “Fondali Capo Mortola - San Gaetano”. Le due zone speciali di conservazione fanno parte della Rete Natura 2000 e si estendono per circa 50 ettari a terra e 339 a mare. Esse si sovrappongono all’area protetta regionale dei Giardini Botanici Hanbury, istituita nel 2000 di circa 20 ettari a terra e 462 a mare e indicata come “Area di Tutela Marina di Capo Mortola”. 

"Nell’ambito del progetto vengono realizzati una serie di interventi coordinati di rinaturalizzazione e di miglioramento della fruizione degli ecosistemi terrestri e marini, mirando a ridurre le pressioni determinate dall’espansione di specie invasive in habitat prioritari ripariali e dagli ancoraggi delle imbarcazioni da diporto sulla prateria di Posidonia" - dice l'assessore di Ventimiglia Serena Calcopietro - "Agli interventi di rinaturalizzazione sono affiancate azioni di comunicazione e divulgazione per aumentare la consapevolezza a livello territoriale e non solo, considerata la frequentazione internazionale dei Giardini Botanici Hanbury, del valore del capitale naturale, dei problemi ambientali e delle Nature Based Solutions in un quadro di potenziamento della sostenibilità e di contrasto agli effetti negativi del cambiamento climatico". 

"Il progetto prevede interventi a terra e in mare" - spiega Luigi Minuto, presidente del centro servizi per i Giardini Botanici Hanbury - "Per tutelare le specie protette e minacciate dagli ecosistemi terrestri verranno organizzati interventi di ripulitura da rifiuti di percorsi, spiaggia e aree di accesso pubblico con controllo periodico sulla rete stradale, le zone sosta e i principali percorsi per prevenire il degrado. Tra gli obiettivi vi è anche la rinaturalizzazione della parte inferiore del vallone del rio Sorba e della spiaggia di Capo Mortola con nuova zona umida e vegetazione specifica. Rinaturalizzazione di una zona ora coperta da specie invasive attraverso la ricostituzione di habitat propri delle zone umide focive litoranee. Per preservare il patrimonio si vorrebbe fare uno studio più mirato sulla prevenzione antincendio. Si intende realizzare attività di controllo e un piano d'azione contro la diffusione delle specie esotiche invasive. Sono in arrivo insetti e patologie nuovi che vanno controllati, come il punteruolo rosso delle palme, il punteruolo nero delle agavi e l'ailanto. Ci stiamo organizzando con i carabinieri forestali per intervenire e fare tagli. Questo lavoro non è strettamente routine del centro ateneo che gestisce i giardini ma è stata cofinanziata una borsa di dottorato che permetterà di fare uno studio più approfondito su una problematica che non riguarda solo noi ma tutta la Riviera di Ponente. Facciamo anche un monitoraggio degli artropodi. Abbiamo fatto un pre monitoraggio dei trattamenti ora vogliamo sapere cosa accade per verificare che non si siano creati dei disordini".

"Per il mare sono previsti interventi per la tutela della prateria di Posidonia e di specie marine minacciate con l'implementazione di boe di ormeggio. Puntiamo al miglioramento dello stato conservativo sul medio-lungo termine dell’habitat 1120* (Prateria a Posidonia) mediante la posa di boe di ormeggio che evitino l’ancoraggio selvaggio. Vogliamo, infatti, limitare progressivamente l'impatto degli ancoraggi derivanti dalla intensa frequentazione estiva di imbarcazioni da diporto, è fondamentale per la conservazione di un habitat prioritario per l'Unione Europea" - fa sapere Minuto - "Sta per partire un progetto di ricerca per approfondire conoscenze su habitat 1110. Si vorrebbe fare un monitoraggio delle specie minacciate e della Pinna nobilis".

"Per la promozione culturale vi è una visione interna ed esterna. L'interna è legata a nuovi spazi museali per diffondere la conoscenza e consapevolezza del ruolo storico svolto sul territorio dai giardini botanici Hanbury, dal suo fondatore e dai suoi epigoni. Il progetto ha l'obiettivo di garantire l'accesso a materiale documentale mediante strumenti innovativi di comunicazione trasversale e transdisciplinare della cultura. E' previsto l’allestimento di nuovi spazi museali permanenti con un percorso esperienziale innovativo in 5 sale con exhibit e postazioni interattive che permetteranno la fruizione immersiva e coinvolgente, da parte di diverse categorie di utenti, di contenuti multimediali dedicati a far crescere una diffusa consapevolezza del valore del capitale naturale e dell'importanza della scienza e della tecnologia per la vita quotidiana e lo sviluppo sostenibile della società. Il visitatore virtualmente potrà godere delle fioriture nelle diverse stagioni e delle bellezze dei giardini. Vorremo raccontare anche il passaggio di personaggi famosi nei giardini e nella zona. Sarebbe un momento di arricchimento" - illustra Minuto - "Inoltre, vorremo ripristinare l'orto del giardino per coinvolgere il territorio e mostrare le eccellenze dell'orticoltura locale. Sarebbe, infatti, un'occasione per mostrare i prodotti locali e dell'entroterra e farli assaggiare ai visitatori. Si ricupererebbe così un'area degradata dell'area protetta regionale dei giardini botanici Hanbury per migliorare il quadro paesaggistico e creare un nuovo attrattore naturalistico-culturale, attraverso la realizzazione di un kitchen garden dedicato alle piante spontanee e coltivate della tradizione. Saranno, inoltre, messi a dimora anche vitigni storicamente coltivati nel territorio lungo una pergola. Previste anche attività didattiche e di sensibilizzazione sui temi generali del progetto con particolare riguardo alla biodiversità. Sono previsti incontri con insegnanti di scuole primarie e secondarie per sviluppare percorsi educativi differenziati per età ma inclusivi con visite guidate tematiche e laboratori didattici per avvicinare e far conoscere ai giovani le bellezze dei giardini. L'unico problema al momento sono i trasporti perché il servizio navetta degli scuolabus non c'è più e, perciò, chiediamo un aiuto al Comune per risolvere il disagio".

Gli interventi, che interessano direttamente ambienti e territori per diversi ettari, saranno accompagnati da attività di informazione/formazione e almeno sette eventi dedicati a promuovere il progetto e far conoscere le nuove realizzazioni. "Per lo sviluppo di un turismo sostenibile terra-mare verranno organizzati tutti i fine settimana visite guidate in snorkeling e in canoa e iniziative dedicate al settore apnea per godere le bellezze sottomarine. Infine, desideriamo ottenere la massima diffusione, promozione e valorizzazione del progetto per aumentare la conoscenza del territorio. Verranno, perciò, organizzati eventi, convegni, incontri, inaugurazioni e presentazioni pubbliche" - conclude Minuto.

 

Elisa Colli

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